Appello di Marco Becheri: “Tessile e meccanotessile uniti per l’innovazione”

Un appello alle imprese tessili del distretto perché si tenga viva quella sinergia con il meccanotessile locale che ha contribuito fortemente alla fortuna di Prato: questo il senso della lettera che Marco Becheri, presidente della sezione Meccanici dell’Unione Industriale Pratese, ha inviato ai suoi colleghi tessili.
Il tessile pratese, osserva Becheri nella lettera, annovera fra i propri punti di forza una straordinaria creatività ed una grande capacità di innovare che risulterebbe gravemente compromessa se non vi fosse l’apporto del meccanotessile locale. Quest’ultimo a sua volta si avvantaggia della contiguità e dello scambio di conoscenze con le imprese tessili clienti.
becheri_marco5Scrive Marco Becheri rivolgendosi agli imprenditori tessili pratesi: “Sarebbe antistorico pretendere che i pratesi si rifornissero necessariamente a Prato; cose del genere si promuovono in Cina, dove il ‘compra cinese’ sembra stia divenendo una parola d’ordine! Non è questo che i colleghi meccanotessili ed io vogliamo: chiediamo solo che al meccanotessile di Prato si dia una chance. Quando hai bisogno di una macchina nuova, insomma, interpella anche un meccanotessile pratese e dagli modo di mostrarti cosa può fare per te. Potresti scoprire che le nostre imprese non hanno niente da invidiare ad altre magari più blasonate. E potresti apprezzare il fatto che fra pratesi ci si intende particolarmente bene da tutti  i punti di vista: prestazioni, manutenzione e tempistiche (che si avvantaggiano fortemente della vicinanza) e, non ultimi, costi.”
“Ci è parso opportuno dare questo segnale, pur sapendo bene che questo non è un periodo propizio per gli investimenti, nonostante le opportunità che si aprono con la detassazione degli utili reinvestiti in macchinari ed i finanziamenti all’innovazione – spiega Becheri – Volevamo rimarcare che ci siamo, che pur nelle difficoltà che gravano sulle nostre imprese non ci stiamo arrendendo e che anzi riteniamo indispensabile valorizzare al massimo la sinergia con gli operatori tessili locali per lavorare insieme su nuove tecnologie e progetti in linea con i bisogni della produzione. Da parte nostra c’è la massima disponibilità in questo senso: contiamo sui colleghi tessili per continuare la tradizione di quel circuito virtuoso fra mondo tessile e meccanico che ha contribuito in maniera determinante al successo del distretto”.
Il meccanotessile pratese non è certo immune dagli effetti della crisi. Oggi le 50 imprese industriali del settore operanti a Prato, con i loro 700 addetti generano 140 milioni di fatturato, il 60% del quale è costituito dall’export. Numeri ancora importanti segnati però dalle difficoltà riscontrate nel 2008, quando l’export ha registrato -8,5% rispetto all’anno precedente; il 2009 si è aperto in maniera ancor più critica confermando anche per il settore meccanotessile quelle riduzioni di ordinativi  che  tanto stanno preoccupando tutti i settori della meccanica strumentale.

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