Allo studio del Comune la nascita di un tavolo di confronto con le varie religioni

L’assessore Giorgio Silli intende incontrare a breve i rappresentati ed i referenti delle principali confessioni religiose presenti in città per verificare la possibilità di costituire un tavolo di confronto, consultivo, nel quale possano essere discussi gli argomenti di maggior interesse per le comunità e per il governo della città.

L'assessore Giorgio Silli

L'assessore Giorgio Silli

“Il territorio pratese – si legge nella dichiarazione di Silli – ha un’elevatissima componente di cittadini migranti: sono 116 le comunità straniere presenti, i cui appartenenti spesso professano una confessione religiosa. Per stimare l’appartenenza religiosa dei singoli gruppi nazionali, applicando il metodo di analisi già utilizzato da Caritas/Migrantes per le stime nazionali, ed anche altre fonti di ricerca, possiamo stimare che tra i residenti stranieri nei comuni della provincia i cristiani rappresentino il 25% complessivo (8,2% ortodossi, il 12,6% cattolici, l’1,2% protestanti, etc.), i musulmani circa il 32 % . Circa il 40% è costituito da atei e non dichiarati. Tuttavia tra quest’ultimi sono stati collocati anche i cittadini della Repubblica Popolare Cinese, che si riferiscono principalmente a Buddhismo e Thaoismo. (Fonte Asel-2009). Prato ha anche un’altra caratteristica di rilievo: i musulmani sono suddivisi in due principali comunità, quella arabofona e quella pakistana”.
“Questa eterogeneità, comune peraltro in ogni città con una presenza elevata di comunità migranti, – si conclude nella nota – pone sicuramente agli amministratori locali la necessità di riflettere su varie istanze, che prima di tutto dovrebbero trovare i giusti canali per poter essere esposte, spiegate, discusse”.

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