Centro riaperto alle auto, il Pd non ci sta: “Invece che parcheggi a 0 euro, mettiamo gli autobus gratis”

parcometroCentrosinistra in azione sul centro storico, dopo le recenti iniziative della maggioranza e della giunta per la sperimentazione della riapertura al traffico di alcune strade con la possibilità fra l’altro di parcheggiare gratuitamente nel periodo più intenso, crisi permettendo, dello shopping natalizio. “A sentire l’amministrazione comunale, il centro storico è in degrado solo perché non possono affluirvi gli autoveicoli” ironizza Aurelio Donzella, capogruppo dell’Italia dei Valori. “In centro da troppo tempo vige una situazione intollerabile, di totale anarchia, con l’attraversamento da parte di migliaia di veicoli – rincara Bruno Ferranti, segretario del Partito Democratico -. E’ una situazione di totale illegalità nel controllo delle Ztl e delle aree pedonali”. Con una critica precisa all’amministrazione: “E’ devastante la delibera di riapertura del centro storico al traffico ed è sbagliato permettere a tutti di parcheggiare gratuitamente, perché – spiega Ferranti – in questo modo chi verrà a lavorare in centro parcheggerà la macchina alle 8 la mattina e la riprenderà alle 8 di sera, impedendo qualsiasi rotazione. Col risultato di fare un danno ai residenti e di dare un contentino ai commercianti”. “Un approccio, fra l’altro, diverso dal resto d’Europa, dove piuttosto vengono aumentate le aree pedonali – fa notare Ferranti -. Piuttosto che i parcheggi a 0 euro, pensiamo agli autobus a 0 euro. Per salvaguardare i diritti dei residenti il Partito Democratico si farà portatore della proposta di aumentare le Apu, coinvolgendo i cittadini con discussioni e raccolte di firme”. E per controllare al meglio il traffico in centro oltre all’incremento dei controlli dei vigili Ferranti rilancia i varchi elettronici, proposti in passato dal centrosinistra, che vanno installati per recuperare un rapporto più equilibrato nel centro storico.
La sintesi per il Pd, quindi, deve essere una riduzione delle auto ed un aumento dei parcheggi fuori dalle mura per favorire il commercio. Anche per una questione di salute. “Abbiamo letto in questi giorni che le centraline di rilevamento dell’inquinamento poste dall’Arpat poste in varie parti della città hanno sforato per 41 giorni la soglia di 50 microgrammi di polveri per metro cubo d’aria” ricordano le consigliere comunali del Pd Bettarini e Ciambellotti in un’interrogazione al sindaco, al quale chiedono “un ripensamento sulla riapertura al traffico del centro storico”.A questo problema si aggiunge il nodo dei fondi sfitti dove Ferranti  ipotizza un intervento delle istituzione per renderli più convenienti. Ferranti, però non rinuncia a lanciare un messaggio relativamente positivo: “Il centro è sì un malato, ma non terminale, quindi, può essere curato. Magari con quella lungimiranza del centrosinistra degli anni ’80 che permise il trasferimento in centro delle funzioni istituzionali”.
Sul fronte caldo di questi giorni, ovvero il futuro dell’area del vecchio ospedale il segretario Pd ricorda “nel 2002 è stato approvato in consiglio comunale all’unanimità un indirizzo che prevede una riduzione della volumetria ed un incremento del verde”. Un tassello, che si aggiunge ad altri interventi compiuti in questi anni dal centrosinistra per “una riqualificazione ambientale del centro”. Uno su tutti, il recupero dell’ex Campolmi con la realizzazione del Museo del tessuto e degli spazi per la nuova biblioteca “senza di noi sarebbe diventata una delle tante fabbriche in mano ai cinesi” rivendica orgogliosamente Ferranti. Che lancia uno slogan per racchiudere il progetto del Pd  per far tornare a vivere il centro, ma non solo “promuovere e vendere meglio Prato come città d’arte e di cultura”.

Carlandrea Adam Poli

Il nuovo ospedale occasione per le imprese del territorio: intesa tra Regione e Camera di commercio

L'assessore regionale Enrico Rossi

L'assessore regionale Enrico Rossi

La realizzazione del nuovo ospedale a Galciana come occasione unica e irripetibile per le aziende del territorio. E’ quanto è venuto a spiegare stamani al mondo dell’impresa pratese l’assessore regionale Enrico Rossi, in occasione della firma di un protocollo d’intesa tra la stessa Regione e la Camera di commercio, chiamata a svolgere un’opera di stimolo nei confronti delle nostre aziende. Rossi è stato chiaro: il prossimo anno la Regione investirà circa 42 milioni di euro per il nuovo nosocomio, di questi ben 8 sono destinati a nuove opere da appaltare e sono a disposizione quindi anche delle imprese pratesi. Un recente studio dell’Irpet ha dimostrato come, nella sanità toscana, ad ogni euro investito corrispondono 65 centesimi di ricaduta sul territorio. Questo significa che a prescindere dalla provenienza del vincitore della gara a Prato potrebbero restare sette decimi dei 42 milioni investiti. Proprio per questo Rossi ha rivolto un caloroso invito alle imprese pratesi a di provarci e per le piccole aziende di unirsi in Ati, associazioni temporanee. La Regione inoltre garantisce che i pagamenti da parte delle aziende sanitarie avranno tempi stretti e certi.

Il Prato è pronto per il derby di San Giovanni Valdarno, in dubbio solo Corvesi

prato-foto-squadraUltimo allenamento di rifinitura questa mattina al Lungobisenzio in vista della gara di domani con la Sangiovannese in trasferta. Per i biancazzurri, sarà il secondo derby consecutivo ed il quinto della stagione. Buoni i numeri fino ad oggi nei quattro incontri con le cugine toscane. Il calendario dice quattro risultati utili, grazie a due vittorie (Colligiana e Poggibonsi fuori casa) e due pareggi (Carrarese e Lucchese, nell’ultima partita andata in scena al Lungobisenzio). Buone notizie dal punto di vista dell’organico. Il tecnico biancazzurro avrà a disposizione tutti i giocatori. Unico in dubbio, Alessandro Corvesi, per un brutto colpo ricevuto alla mano sinistra durante gli allenamenti. Il centrocampista dovrebbe comunque essere convocato per la gara.  L’incontro andrà in scena alle 14.30 al “Fedini” e sarà diretto da Silvio Baratta di Livorno, coadiuvato da Calogero Drago di Caltanisetta e Vittorio Antico di Palermo.

Taglio del nastro al Mercato Europeo di Natale: i banchi in piazza Duomo fino al 13 dicembre

Uno degli stand gastronomici (foto Aurelio Patella)

Uno stand del Mercato Europeo(foto Aurelio Patella)

Questa mattina, sabato 28 novembre, in piazza Duomo, è stato inaugurata la prima edizione del Mercato Europeo di Natale. La Confesercenti, col patrocinio ed il contributo del Comune e della Provincia di Prato, della Camera di Commercio e di CariPrato, ha organizzato l’evento. Da questa mattina,ventuno operatori commerciali, provenienti da numerosi paesi e regioni del Nord Europa, tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 20, dal 28 novembre al 13 dicembre, eporranno i loro articoli, alimentari e non, inerenti il Natale, nelle tradizionali casette di legno. Passeggiando, si potranno acquistare o semplicemente vedere originali addobbi, oppure degustare dei dolci tipici natalizi europei.
“Una nuova iniziativa, che vuole rappresentare una ulteriore attrazione per il centro storico – ha commentato il direttore della Confesercenti, Aldo Lorenzi – non in competizione ma in sinergia con le realtà commerciali esistenti sul territorio pratese e in particolare nel centro storico”. “Per un Natale- ha aggiunto il presidente Alessandro Giacomelli- che non sia soltanto una corsa agli acquisti in enormi e dispersivi centri commerciali, ma anche un momento per la famiglia di stare insieme vivendo felicemente l’atmosfera natalizia”.
Gli operatori commerciali presenti sono per lo più provenienti dall’Alto Adige, la Svizzera, la Germania, l’Austria, la Polonia e l’Ungheria, “In questo momento – ha spiegato l’operatrice commerciale Monica Egger – si parla tanto di Europa e di tradizioni europee comuni. Con questa iniziativa, abbiamo voluto portare le tradizioni, gastronomiche ed artigianali dei paesi del Nord Europa nel centro storico di Prato”.

Infortunio in una roccatura: il titolare resta incastrato tra carrello e camion

pronto-soccorsoForse è stato un attimo di distrazione a causare l’infortunio sul lavoro di cui, ieri pomeriggio, è rimasto vittima un pratese di 47 anni, titolare di una roccatura in via Montenero. L’uomo stava lavorando con un carrello elevatore, quando è rimasto incastrato tra i mezzo stesso e un autocarro. L’allarme è scattato immediatamente e sul posto è subito arrivata un’ambulanza mandata dalla centrale operativa del 118. Intervenuta anche una pattuglia della Volante per compiere gli accertamenti del caso. Lo sfortunato artigiano è stato quindi soccorso e portato in ospedale, dove gli sono state diagnosticate alcune lesioni e fratture, fortunatamente non tali da mettere in pericolo la vita dell’uomo. Nella roccatura sono poi andati gli ispettori dell’Asl che hanno messo sotto sequestro probatorio il carrello con il quale l’uomo stava lavorando. L’ipotesi più realistica, al momento, è che l’incidente sia stato provocato da una distrazione dell’uomo.

Lotta all’abusivismo commerciale: la polizia municipale sequestra oltre mille pezzi nei mercatini rionali

sequestro-vigili-abusivi-commercioRaccogliendo le sollecitazioni delle associazioni dei commercianti su area pubblica, nel corso della settimana l’unità commerciale della Polizia Municipale ha abbandonato ogni altra attività per dedicarsi completamente alla lotta al commercio abusivo. Mentre, infatti, il contrasto dei venditori abusivi risultava efficace durante il mercato del lunedì, anche per l’affiancamento delle pattuglie miste tra appartenenti alle forze di polizia e militari, nei mercatini delle frazioni la situazione continuava a presentare forti criticità, con presenza costante di ambulanti abusivi.
Dopo che il Comando ne ha bloccato la programmazione di tutti gli altri interventi, l’unità di polizia commerciale si è così dedicata in via esclusiva alla repressione di questo fenomeno, che, sia pure in misura modesta rispetto alla situazione delle città d’arte,  tocca anche la nostra città e rappresenta un tipo di concorrenza sleale particolarmente molesta in questa non facile congiuntura economica. L’impegno della squadra, che pure ha un organico ridotto all’osso (solo 6 agenti, coordinati da un ufficiale che deve coordinare anche gli altri nuclei speciali del Corpo), ha prodotto risultati di tutto rispetto, riuscendo ad eseguire in una sola settimana un quarto del totale dei sequestri operati dall’inizio dell’anno: dal lunedì al sabato i vigili hanno effettuato controlli a tappeto nei mercatini di Iolo, San Paolo, piazza Einstein, Chiesanuova, eseguendo 12 diversi sequestri per quasi 1000 pezzi, tra borse, cinture, portafogli, ombrelli, porta cellulari, portachiavi, cappelli, guanti, sveglie, indumenti, fazzoletti in carta, oggettistica varia.
Lo stesso personale è impegnato su molti dei fronti aperti per il ripristino di condizioni di regolarità e legalità nelle attività economiche, tanto che, dall’inizio dell’anno, ha sequestrato anche 4 attività di parrucchiere/estetista abusive, 2 laboratori di alimenti, 1 deposito alimentare, 6 circoli, 1 ristorante, 11 internet point. Il contrasto alle attività irregolari di vendita su aree pubbliche proseguirà nei prossimi giorni, anche con l’ausilio del personale già impegnato nell’operazione “Strade sicure”.

Il centrodestra si interroga sulla rinascita del centro storico, ma Mazzoni avverte: “La situazione dei conti è drammatica”

Riccardo Mazzoni

Riccardo Mazzoni

Prima uscita pubblica per il Circolo della critica. Circa 70 persone, ieri sera, hanno partecipato alla riunione tenuta nella sede di Comunità viva in zona sacro cuore, organizzata dai consiglieri provinciali Bini e Luchetti, oltre che da altri esponenti del Pdl. “Vogliamo creare una fucina di idee e di partecipazione attiva per il cambiamento della città” è stato l’intento espresso da Riccardo Bini, presidente del circolo. A partire dal futuro del centro storico, sul quale i pidiellini hanno un’idea molto chiara “se non si risolleva dal centro, Prato non ce la farà” ha detto, infatti, il coordinatore provinciale del Popolo della Libertà Riccardo Mazzoni. Il deputato pratese ha ricordato “la difficile eredità trovata dalla nuova giunta: fra qualche giorno avremo i dati veri sul bilancio e saranno numeri drammatici, che impediranno di operare per i primi 3 anni di legislatura”. Mazzoni non ha negato “le divergenze iniziali col sindaco, perché su alcune cose avrei usato l’acceleratore, ma già oggi i segnali di discontinuità sono tanti”. Confermando, quindi, quell’azione da pungolo che il Circolo della critica e, probabilmente, tutto il Pdl intende esercitare sulla giunta nei prossimi anni.
A parlare in toni drammatici, invece, della situazione del centro è stato l’assessore alla sanità Mondanelli: “Secondo un’indagine del Pin di Prato, soltanto il 12% dei giovani frequenta il centro ed addirittura l’83% di loro ha paura ad uscire la sera”. “Sono gli effetti dannosi di decenni di scelte dannose da parte delle precedenti amministrazione” è stata la spiegazione più gettonata fra i relatori. Qualcuno ha provato anche ad offrire delle soluzioni per rilanciare il centro. Così, l’architetto Pasquetti ha illustrato il suo progetto per “fare del centro un Mall naturale” e per “creare una via Pulchritudinis un cammino nella e attraverso la bellezza contro il degrado culturale, morale e sociale”. Idea che, però, ha ricevuto subito lo stop del capogruppo in cCmune del Pdl, Baldi: “Pensiamo prima a fare le cose semplici” ha tagliato corto. E’ stato Federico Mazzoni, presidente dell’Aci e consigliere del sindaco, a rilanciare la questione della bellezza in centro storico. Con due proposte: “Innalziamo il tasso tecnico del centro storico, come è stato fatto per le lottizzazioni industriali e troviamo un modo per far rientrare nella progettazione urbanistica i criteri di bellezza”. Giovanni Luchetti ha poi ipotizzato “di usare la leva fiscale per far rivivere il centro, con una politica di incentivi”. Proposte che, si sono incrociate con le due idee lanciate da Luciano Gori per il neonato consorzio Prato C’è: la creazione di una zona franca urbana in centro storico e la trasformazione dello stesso in un centro commerciale naturale, capace di intercettare i fondi della Regione Toscana. Altro tema toccato da Gori è stato quello degli affitti in centro, vera spada di Damocle per i commercianti. “Bisognerebbe penalizzare i proprietari dei fondi che pur di non abbassare il prezzo preferiscono tenerli sfitti” ha proposto Luchetti. Non sono mancati, ad ogni modo, oltre a dibattito e proposte, appunti critici sulla serata. “E’ un po’ una contraddizione decentrare il tavolo di discussione sul centro” ha notato Gabriele Tani, presidente dei commercianti del centro storico, considerata la sede di periferia scelta ieri sera. Che ha osservato con una punta d’amarezza “il centro storico oggi viene trattato alla stregua di un qualsiasi altro quartiere”, rintracciando una particolare causa dell’attuale situazione di crisi “siamo arrivati fino a questo punto, perché il centro ha perso la sua funzione sociale”. Francesco Fedi, in rappresentanza del coordinamento dei comitati dei cittadini, ha posto l’accento sulla “revisione di Apu e Ztl in centro, perché rischia di essere espressione di una visione parziale se non si discute della mobilità in generale”. Ma c’è stato pure chi a fine serata ha accusato un po’ di vaghezza nelle proposte lanciate dagli esponenti del Pdl: “mi aspettavo qualche idea più concreta sullo sviluppo tecnico, ad esempio, dei progetti di revisione urbanistica e di defiscalizzazione”.

Carlandrea Adam Poli

Caso Answers, lunedì Cenni incontra i dipendenti pratesi: “Già durante l’incontro con Fini ho avanzato una proposta”

Il sindaco Cenni durante il giuramento

Il sindaco Cenni durante il giuramento

Un impegno forte e costante a fianco dei lavoratori della Answers di Pistoia, in particolar modo dei dipendenti che abitano a Prato. E’ quanto ribadisce il sindaco Roberto Cenni in una lettera indirizzata al rappresentate dei dipendenti pratesi rinnovando l’invito ad un incontro per il prossimo lunedì 30 novembre alle ore 15. Non è comunque la prima volta che Cenni incontra i lavoratori Answers. Già in occasione della visita del presidente della Camera Gianfranco Fini, il sindaco aveva partecipato all’incontro tra lo stesso Fini e la delegazione dei dipendenti. Anzi, in tale occasione fu proprio Cenni a suggerire l’idea di coinvolgere il cliente principale del call center, ovvero Enel, in un rapporto diretto con i dipendenti Answers. Una soluzione che, se perseguibile, poteva rappresentare una via di uscita praticabile dal tunnel nel quale si trovano purtroppo tanti lavoratori. Lunedì, comunque, si svolgerà questo secondo incontro, che permetterà di studiare nuove forme di pressione e di intervento a favore di centinaia di famiglie costrette ormai da quattro mesi a fare fronte al mancato pagamento degli stipendi.

Con la Kawasaki finiscono contro un’auto: fratture per un 19enne e il suo amico di 17 anni

1-ambulanza_Due giovani sono ricoverati da ieri sera all’ospedale di Prato con gravi fratture dopo essere rimasti coinvolti in un incidente stradale avvenuto, poco dopo le 21 di ieri, all’incrocio tra via Pistoiese e via Ciabatti. I due, rispettivamente di 19 e 17 anni, era a bordo di una Kawasaki che si è scontrata con una Megane condotta da un pratese. Ancora non sono chiare le cause dello scontro, sul quale stanno indagando gli agenti dell’Ufficio sinistri della polizia municipale, andati sul posto a compiere i rilievi di legge. Fatto sta che l’urto è stato particolarmente violento e i due giovani centauri sono stati scaraventati in aria per poi ricadere pesantemente a terra. Subito soccorsi dalle ambulanze inviate dalla centrale operativa del 118, i due sfortunati ragazzi sono stati portati al pronto soccorso e qui giudicati con prognosi di 30 giorni per il 19enne e di 40 giorni per il più giovane dei due. Entrambi si trovano tuttora ricoverati.

Malore al Frantoio consortile di Vaiano: è grave l’ex presidente colpito da infarto

ospedale_di_pratoSi è sentito male mentre era nel suo ufficio al Frantoio consortile delle Val di Bisenzio. Un malore improvviso, probabilmente un infarto, che lo ha sorpreso mentre era al telefono e lo ha fatto cadere a terra. Per fortuna Mario Bartolini, ex presidente del Frantoio e tuttora attivissimo nel seguire le varie fasi della lavorazione, è stato soccorso in tempo. Una volta dato l’allarme, un’ambulanza della Misericordia di Vaiano con medico a bordo si è recata a Sofignano, dove si trova il Frantoio, e ha prestato le prime cure a Bartolini, che poi è stato trasferito all’ospedale di Prato dove ora è ricoverato in terapia intensiva. L’uomo è molto conosciuto a Vaiano e in tutta la Vallata. Tra l’altro questi sono giorni di piena attività per il frantoio, con la raccolta delle olive quasi terminata e i tanti coltivatori che conferiscono i loro prodotti al Frantoio.

Ciclabile interrotta a La Briglia. Toccafondi (Pdl): “La Provincia dica quando sarà riaperta”

Il consigliere provinciale Sergio Toccafondi

Il consigliere provinciale Sergio Toccafondi

Torna di attualità la vicenda della pista ciclabile interrotta all’altezza della Briglia. Una vicenda ormai paradossale o meglio “ai limiti della realtà” come dice il consigliere provinciale del Pdl Sergio Toccafondi, che giusto ieri ha presentato un’interrogazione al presidente della Provincia per sapere cosa l’ente intende fare per porre fine ad una situazione che si trascina da quattro anni e in che data “esatta” i cittadini potranno tornare a percorrere il tratto interrotto a causa di una frana. “Si tratta di uno dei punti più panoramici e suggestivi della nostra provincia – spiega Toccafondi – ma sono ormai quattro anni che non si riesce a trovare una soluzione. Ed è inammissibile che in così tanto tempo non si sia riusciti a risolvere il problema. L’insofferenza delle persone è quindi più che legittima”.
Il tratto della ciclabile Prato-Vaiano interessato dalla frana è quello all’altezza degli abitati de La Briglia e La Cartaia. Il problema si è verificato nel gennaio 2006 a soli due mesi dall’inaugurazione della pista. Da allora si sono susseguite le promesse e gli annunci dell’inizio dei lavori, senza però che mai nulla venisse fatto. Addirittura l’allora assessore provinciale alle Infrastrutture Maria Luisa Favi si era impegnata a rendere agibile il tratto per la primavera-estate 2008, mentre il bando per i lavori è scaduto lo scorso 18 maggio. La pista ciclabile, però, continua ad essere interrotta e impraticabile.

I giovani universitari bocciano Prato: è una città adatta solo alle famiglie e agli anziani

festa-giovaniTra Prato e i giovani non scocca la scintilla. Almeno questo quanto si ricava dalla ricerca effettuata da Irene Tinagli nell’ambito del progetto “Prato in progress” della Camera di commercio e presentata ieri al Pin. Il sondaggio, che ha interessato 300 studenti del polo universitario pratese, parte residenti a Prato, parte di fuori città, ha dato un responso univoco e sconsolante: Prato è una città adatta a famiglie e anziani ma non ai giovani. Lo scopo del sondaggio era capire le abitudini dei ragazzi nei confronti della città, evidenziare le maggiori criticità e il rapporto e l’integrazione che c’è tra i giovani e il tessuto culturale, sociale e produttivo cittadino. Ebbene più della metà dei 300 ragazzi intervistati, età media 22 anni e mezzo, hanno dichiarato di non restare in città la sera ma di scegliere altre destinazioni, mentre i quattro quinti di loro non vorrebbe continuare a stare a Prato dopo la laurea. Tra i punti maggiormente negativi nella percezione dei giovani ci sono la difficoltà nel trovare lavoro, la sicurezza e il decoro urbano.
Ma il sondaggio non ha evidenziato solo lati negativi. Ai ragazzi è stato anche chiesto su cosa loro vorrebebro fossero fatti gli interventi. Ecco così che sono arrivate anche proposte: per il 69% servono più informazioni sulle opportunità professionali, il 63% chiede uno spazio gestito da studenti in cui ritrovarsi, il 61% invece più occasioni di incontro come mercatini e fiere. Gli ambiti più urgenti su cui lavorare sono la sicurezza, l’integrazione culturale e la pulizia.

Nel 2008 raccolte oltre 75mila tonnellate di rifiuti differenziati, ecco dove sono finiti

raccolta_differenziataSono 75.194 le tonnellate di rifiuti differenziati raccolte da Asm nel 2008, ovvero il 43,02 per cento della quantità complessiva recuperata in tutta l’area pratese. Un risultato che ha portato Prato a guadagnare il terzo posto della classifica regionale della raccolta differenziata e che, soprattutto, ha visto aumentare di oltre 4 punti percentuali la performance del 2007.
Il viaggio della raccolta differenziata comincia dalle famiglie e dalle attività economiche con il conferimento a seconda del servizio (cassonetto stradale o porta a porta), passa dalla raccolta di Asm e si conclude con la consegna agli impianti finali di riciclaggio dislocati un po’ in tutta Italia. Tra il primo gennaio e il 31 dicembre dello scorso anno, sono partite dallo stabilimento di Asm 10.676 tonnellate di rifiuti organici destinati a Publiambiente (Empoli) che ha ricevuto anche 3.343 tonnellate di verde (sfalci e potature). Il vetro, 5.520 tonnellate, e la plastica, 5.404 tonnellate, hanno preso la via di Agliana (Recoplast), di Grosseto (Ecolat), della provincia di Terni (Interpark), di Genova (Revetro), di Pontedera (Revet), di Empoli (Revet vetri), della provincia di Mantova (Lavetri) e di quella di Venezia (Vetrital servizi) e da ognuno di questi impianti sono successivamente finiti al consorzio Corepla.
Sono invece 38.481 le tonnellate di carta e cartone inviate in lucchesia: Ponte a Decimo (Mondialcarta), Porcari (Sca Packaging), San Pietro a Vico (Cartiere Cardella) per il consorzio Comieco. Il viaggio del legno, 6.921 tonnellate, si è chiuso a Viadana, in provincia di Mantova, presso l’impianto di Sia e da qui al consorzio Rilegno.   Trasferiti anche gli ingombranti dopo la divisione per tipologia: metalli, legno, vetro, piccoli elettrodomestici. In questo caso, i materiali sono stati destinati ad impianti di Brescia e provincia, della provincia di Reggio Emilia, di Livorno, di Empoli, di Prato, delle province di Arezzo, Sondrio e Vicenza.
Residuali, rispetto al complesso, le quantità differenziate di altri rifiuti: farmaci (inviati alle Veolia servizi ambientali di Brindisi), pile (trasferite alla Teseco di Pisa), pneumatici (impianto situato nella provincia di Treviso), supporti informatici (provincia di Ravenna), oli minerali (impianto Produrre pulito di Sesto Fiorentino).
Intanto, anche in linea con gli obiettivi di raccolta differenziata stabiliti a livello regionale (55 per cento nel 2010) e a livello nazionale (65 per cento nel 2012), Asm ha proseguito sulla strada della “differenziata spinta” estendendo anche al centro di Prato e a Carmignano il porta a porta già introdotto più di un anno fa a Vaiano. La raccolta porta a porta, nel 2010, sarà attivata anche nella parte Nord di Prato. In più è proseguita l’operazione della raccolta integrale dei rifiuti porta a porta con cassonetto personale che è in uso alla maggior parte delle aziende delle aree produttive di tutta la provincia.

RICETTANDO/Panini al sesamo fatti in casa: una delizia anche per l’occhio

Fare il pane in casa può sembrare difficile… in realtà è più facile di quello che si può pensare ed i risultati possono essere pregevoli, anche nel forno tradizionale, con una buona ricetta, degli ingredienti di qualità e una buona lavorazione… L’aumento del prezzo del pane degli ultimi anni ha infatti portato alla diffusione delle Macchine del Pane (MdP) e a sempre più frequenti tentativi di farsi il pane in casa da soli con varie ricette, ricette con foto e video-ricette… al di là delle abitudini e delle preferenze di acquisto e/o preparazione in casa… farsi il pane da soli, vederlo lievitare, vederlo cuocere e sentire il profumo di pane caldo e fragrante che si diffonde per casa.. non ha prezzo (… e la mastercard?!)!  Provate!
Buona preparazione!

panini-al-sesamoIngredienti per circa 10 panini:

- 500 gr di farina tipo “0″
- 1/2 cubetto di lievito di birra
- 2 cucchiai di strutto
- 1 cucchiaio di olio
- 1 cucchiaio di sale
- 1/2 cucchiaino di zucchero
- 100 ml di latte tiepido
- acqua tiepida
- semi di sesamo

Preparazione (vedi tutte le foto):

Mettere in una ciotola la farina, il lievito di birra sciolto nel latte tiepido, il sale, lo zucchero, lo strutto e l’olio. Iniziate ad impastare con un cucchiaio di legno o con le mani aggiungendo via via acqua tiepida per favorire la lievitazione. Continuate a lavorare l’impasto aggiungendo acqua quanta se ne assorbe. Quando l’impasto è diventato abbastanza sodo, trasferirlo su un tagliere o una spianatoia. Spezzettare ogni tanto l’impasto con le mani continuando a lavorarlo in modo da far penetrare molta aria che aiuta la lievitazione. Tagliare ogni tanto l’impasto con un coltello, lavorarlo per circa 15 minuti fino a che, tagliandolo, non sono ben visibili i buchi della “lavorazione”. A questo punto la pasta è pronta per la lievitazione… formate una palla e mettetela a riposare, coperta e lontana dalle correnti d’aria, per circa 40 minuti. Tascorso questo tempo, dividere l’impasto in 10 palline. Al centro di ogni pallina mettete dei semi di sesamo, reimpastate in modo da far distribuire i semi, quindi formate nuovamente le palline. Infine, per far aderire i semi di sesamo sui panini, bagnare il sopra di ogni panino con acqua utilizzando un pennello da dolci e far cadere sopra altri semi di sesamo, in quantità direttamente proporzionale al proprio gradimento. Mettete quindi i paninni su una teglia ricoperta di carta da forno stando attenti a distanziarli tra di loro (visto che aumenteranno di dimensioni lievitando). Fate lievitare altri 30-40 minuti. Trascorso questo tempo (e comunque quando i panini iniziano a spaccarsi/creparsi dalla lievitazione) mettere in forno e far cuocere per circa 20 minuti a 130°-140° ed eccoli pronti per essere addentati!
Caldi, fragranti, profumati… che bontà!!

La Ghiotta Freudiana
in collaborazione con www.ideericette.it

A Vaiano domani c’è “T-riciclo”: una giornata dedicata allo scambio degli oggetti non più utilizzati

mercatino-usatoUna domenica all’insegna del recupero e dell’usato. L’assessorato alle politiche giovanili e sport del comune di Vaiano, con il patrocinio di Asm, ha organizzato una giornata dedicata interamente al tema del riciclo. Non si tratta di rifiuti, ma di tutto ciò che possiamo definire “vintage”; l’usato insomma, tutto ciò che per molto tempo è appartenuto a qualcuno e che poi è rivenduto a qualcun’altro. All’iniziativa “T-riciclo”, in programma domenica 29 novembre, saranno scambiati, barattati, messi in vendita (a prezzi democratici!) oggetti e indumenti appartenuti alle nonne ma anche a persone più giovani che hanno deciso di alleggerire l’armadio. Si potranno trovare quindi abiti, vestiti, borse, accessori, libri e i più disparati oggetti che nei negozi non troviamo più. E’ possibile (e molto consigliato!) partecipare come venditori: a ciascuno verrà dato un piccolo spazio per l’esposizione la quale si terrà presso la sala Polivalente di Vaiano (via Mazzini, lato giardini di Cangione).

Domani festa nazionale per i rumeni, anche a Prato una messa e poi i festeggiamenti

piazzasandomenicoNel mese di dicembre i rumeni celebrano la festa nazionale, detta “giorno dell’unificazione”, che ricorda l’annessione della Transilvania alla Moldavia e alla Valacchia. La ricorrenza, molto sentita dalla popolazione, viene festeggiata anche a Prato, dalla comunità cattolica rumena. Domani, domenica 29 novembre, don Petre Tamas, cappellano della comunità, insieme all’Associazione Miorita invitano tutti i rumeni abitanti in città e tutti gli interessanti, alla festa. Alle 15, nella chiesa di San Domenico si terrà la celebrazione della messa in lingua e al termine i partecipanti si sposteranno nel salone della Misericordia in via del Seminario. Qui la festa prosegue con danze e canti tipici e la degustazione di piatti della tradizione rumena. Porteranno i loro saluti anche l’assessore comunale all’integrazione Giorgio Silli e l’assessore alle politiche sociali della Provincia di Prato Loredana Ferrara. “Festeggiare una importante ricorrenza rumena a Prato – sottolinea don Tamas – significa condividere con la città le tradizioni di un popolo che si vuole aprire e farsi conoscere. Invitiamo i pratesi – conclude il sacerdote – a partecipare a questo importante momento di condivisione”.

Difesa del suolo, rinnovata la convenzione con la Comunità montana

taglio-boscoIl Consiglio provinciale ha approvato il rinnovo della convenzione con la Comunità montana per l’affidamento delle funzioni di sistemazione idraulico forestale e di difesa dagli incendi boschivi. La delibera è stata approvata con il voto favorevole di Pd e Idv mentre Pdl e Udc si sono astenuti. Le dichiarazioni di voto sono di Pacini (Pd) e del capogruppo Idv Mori. L’assessore all’Ambiente, alla Difesa del suolo e alla Protezione civile Stefano Arrighini a illustrato il provvedimento spiegando che si tratta di un accordo basato sulla legge forestale della Toscana. “L’esperienza della convenzione in scadenza è stata positiva e l’affidamento è importante anche per valorizzare il ruolo e le competenze della Comunità montana – ha spiegato Arrighini – Del resto la Comunità è organo di bonifica, ha competenze specifiche sullo sviluppo rurale e assicura su tutto il territorio provinciale i servizi anticendio”. Arrighini ha anche chiarito, rispondendo a una domanda in merito di Riccardo Bini (Pdl) che le risorse per la convenzione, che garantisce l’opera di 15 operai forestali per la Val di Bisenzio e 3 per il resto della Provincia, ammontano a circa 450 mila euro all’anno.

Tutela del Made in, passi avanti per il provvedimento all’Europarlamento

madeinitalyProcede con una sensibile accelerazione la marcia verso l’introduzione dell’obbligo di etichettatura di origine per alcune tipologie di prodotti importati nella UE. Significativa ed importante la risoluzione adottata il 26 novembre dall’Europarlamento, che con un voto bipartisan ed una larghissima maggioranza (529 sì, 27 no e 37 astenuti) ha sollecitato la Commissione europea a portare avanti la proposta con una motivazione di esemplare chiarezza: “ogni ulteriore differimento recherebbe serio danno ai diritti dei cittadini, all’ occupazione e al principio del commercio libero ed equo”. Particolarmente attivi gli eurodeputati  Cristiana Muscardini e Gianluca Susta, recentemente incontrati dall’Unione industriale pratese
I settori interessati riguarderebbero tessile, abbigliamento, calzature, gioielleria, mobili, cuoio, apparecchi per illuminazione, oggetti di vetro, ceramiche e borsette. E’ rilevante che a dimostrarsi aperta sulla questione made in sia proprio l’istituzione europea direttamente eletta dai cittadini; permangono invece molti dubbi sulla volontà di Commissione e Consiglio, organi su cui si esercita fortemente, in maniera diretta o indiretta, la pressione dei governi nazionali. Fra molti – e potenti – di questi ultimi risulta ancora presente un atteggiamento di preclusione: l’obiettivo pertanto rimane tutt’altro che a portata di mano. A maggior ragione quindi mantiene il suo senso l’azione condotta a livello nazionale attraverso la proposta di legge Reguzzoni-Versace-Calearo, che a sua volta sta andando avanti in seno alla Camera. Il provvedimento investirebbe tessile, calzaturiero e pelletteria ed ha come obiettivo la disciplina della dizione “made in Italy” e la tracciabilità.

Cna e Confartigianato firmano un’intesa con CariPrato per i loro associati

soldiIn un momento di grande difficoltà per l’accesso al credito, le associazioni si muovono per dare maggiori certezze agli imprenditori e aprire almeno un primo spiraglio con Cariprato. Sta tutto qui il senso dell’intesa trovata dalle associazioni Cna Artigianato pratese e Confartigianato Imprese Prato con Cariprato, che prevede una regolamentazione dei principali costi e la proposta di conti correnti pensati relativamente alle esigenze delle imprese. Con l’avvento di Basilea 2 e i cambiamenti in atto nel mondo bancario infatti, a partire dal 10 dicembre prossimo decadrà la convenzione stipulata dalle associazioni con Cariprato. In una fase così delicata si è quindi reso necessario fare un primo passo per aiutare le imprese ad affrontare i problemi legati ai cambiamenti in atto nel settore del credito.
“Con questo accordo – spiegano Stefano Guarducci di Confartigianato e Simone Marchi responsabile dell’ufficio Credito di Cna – contiamo di dare una prima risposta agli imprenditori associati, in particolare a coloro che hanno conti correnti con Cariprato.  Da un lato infatti con questa intesa sono state regolamentate tutte le spese bancarie a carico delle imprese, fissando dei tetti di spesa per ogni voce di costo mentre, dall’altro, l’accordo permette di offrire tre tipi di conto corrente pensati “su misura” delle diverse esigenze delle imprese. Si chiamano small, medium e large, e come è facile intuire propongono vantaggi a chi li utilizza in base al tipo e al numero di operazioni bancarie che un’azienda abitualmente svolge”.

Officina Giovani diventa Teen e apre le porte anche agli under 18, domenica la festa di inaugurazione

officina-giovaniOfficina Giovani apre le proprie porte anche ai giovanissimi e diventa Officina Teen, un nuovo spazio che domenica aprirà le porte con un pomeriggio di festa e musica che vedrà esibirsi anche alcune band giovanili pratesi, impegnate in un contest. La nuova iniziativa è stata presentata stamani dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Prato e dai rappresentanti del consorzio Ats che gestisce il complesso di Officina giovani e vuole essere luogo d’incontro aperto a tutti i ragazzi dai 12 ai 18 anni che qui potranno partecipare a laboratori creativi, cineforum, feste e che potranno diventare protagonisti di idee da realizzare. Tante le proposte del nuovo spazio giovani: dal laboratorio di gioco di ruolo a tema fantasy al cineforum pomeridiano, dalla possibilità di proporre idee, eventi e progetti al laboratorio di canto e musical, dagli incontri sui protagonisti della musica al laboratorio di cortometraggi fino a giochi di ruolo dal vivo. Tutto ad ingresso libero e gratuito.

Tennis, le ragazze del Tc Prato domenica hanno la sfida decisiva per restare in A1

premiazioni-tc-prato-nestimarchi-dentoni-de-luca-balsamo-e-melIl Tc Prato giocherà in casa il match salvezza per rimanere in serie A1: domenica 29 novembre alle 9 contro il Ct Albinea Reggio Emilia la squadra di Carla Mel, dopo l’impresa di vincere contro il Tc Parioli Roma di Flavia Pennetta e Roberta Vinci dovrà fare un altro miracolo contro la squadra emiliana. E proprio questo è stato messo in evidenza lunedi sera durante la festa del Tc Prato per le squadre campioni d’Italia. “La nostra squadra deve affrontare un impegno importante – ha spiegato il presidente Francesco De Luca – e quindi come è successo con il Parioli Roma bisogna essere tutti presenti per dare quella spinta fondamentale per raggiungere la salvezza”. Oltre alla squadra di serie A1 è stata premiata la squadra under 16 femminile (Livi, Ciardi, Trevisan e Mendo, capitano Mel) che ha conquistato il titolo italiano a squadre e l’Over 55 maschile che ha vinto lo scudetto italiano sconfiggendo la squadra di Tonino Zugarelli in finale. Ed è stato proprio Massimo Bardazzi che ha superato 6-4 al terzo set l’ex Davis men, Aldo Marchi, Stefano Francini, Vittorio Costella e Gabriele Martelli ad essere premiati. Insieme a loro Martina Trevisan campionessa italiana individuale di seconda categoria. Positivi anche i risultati della serie B maschile promossa in A2 e del titolo toscano individuale di Jacopo Stefanini nell’under 13 e quello di Simone Trovato nell’under 14. Insieme ai risultati delle squadre under 12 femminili e dell’under 14 maschile. “Puntiamo sui giovani – hanno spiegato i direttori sportivi Aldo Marchi e Guido Nesti – quindi l’attività giovanile diventerà il punto di riferimento del nostro club come è stata negli anni precedenti e come sarà in futuro”. Molto dipenderà da chi saranno le avversarie delle giocatrici pratesi (Corinna Dentoni, Elisa Balsamo, Andreja Klepac e Martina Trevisan). Infatti la squadra emiliana può contare su Sara Errani anche lei nella squadra di Federation Cup, di Natalie Vierin, della spagnola Martinez Sanchez, della russa Kleybanova e dell’astro nascente del tennis femminile Camilla Giorgi. Appuntamento per domenica alle 9 con 3 singolari e un doppio e l’eventuale doppio spareggio in caso di parità.

Controlli a tappeto della polizia da mattina a sera: identificate più di 150 persone, verifiche in 9 circoli

polizia-notte-volenteOrmai è diventato routine, ma questo non deve certo far dimenticare lo sforzo fatto dalla Questura di Prato per garantire, praticamente ogni giorno, una presenza massiccia di agenti nelle strade. Ormai, come ha avuto modo di dire il dirigente delle Volanti Pichierri, di uomini negli uffici ne sono rimasti davvero pochi e tutti quelli utilizzabili vengono a turno mandati in strada. Così, tra Volanti, pattuglie interforze con l’esercito, equipaggi del Reparto prevenzione crimine di Firenze, sono sempre più di dieci le pattuglie impegnate sul territorio. Nella giornata di ieri, ad esempio, nel corso di due servizi coordinati che hanno vista impegnata anche la polizia municipale, svolti sia al mattino che la sera, sono state identificate 155 persone, controllati 35 autoveicoli, fatte verifiche in 9 locali o esercizi pubblici. I controlli a tappeto hanno riguardato tutte le zone della città, con la mattina particolare attenzione rivolta al centro storico e alla zona di via Pistoiese e di San Paolo; mentre la sera i controlli anche riguardato Maliseti per poi spostarsi nell’area di Pratilia e poi di nuovo in centro. Nella rete della polizia è finita anche una prostituta rumena di 24 anni, fermata alla stazione e multata con la sanzione da 400 euro. Particolarmente accurati i controlli nei circoli e call center (compreso quello di via Tiepolo) segnalati dagli esposti dei cittadini.

Aids, cresce anche a Prato il numero dei sieropositivi: i più colpiti sono gli eterosessuali

aidsOgni anno a Prato circa 40 persone vengono infettate dal virus dell’Hiv e diventano sieropositive. Da gennaio a novembre, ad esempio, si sono registrati 34 nuovi casi (16 italiani e 18 stranieri) che fanno salire a 491 persone il totale dei sieropositivi seguiti dall’Unità di Malattie infettive dell’ospedale di Prato. Nello stesso periodo i decessi sono stati 3. I dati sono stati illustrati questa mattina da Adriano Paladini, primario del reparto al Misericordia e Dolce, che ha presentato le iniziative dell’Asl in vista del 1 dicembre, Giornata mondiale per la lotta al’Aids. “I numeri dicono chiaramente – dice Paladini – che oggi si muore molto meno di Aids. Ma paradossalmente proprio questa notizia positiva fa sì che i casi aumentino a ritmo quasi doppio rispetto a dieci anni fa. Se prima il tasso di sieropositivi tra la popolazione pratese era dell’0,8 per mille, oggi siamo arrivati all’1,5 per mille, con almeno un altro 0,5 che stimiamo essere sieropositivo anche senza saperlo. Il motivo è dovuto a due ordini di fattori: prima di tutto i nuovi farmaci che hanno abbattuto la mortalità, hanno anche fatto calare l’attenzione sulla malattia e, di conseguenza, le precauzioni; inoltre visto che i sieropositivi al giorno d’oggi possono avere una vita tutto sommato tranquilla, ecco che aumenta il rischio di diffusione se gli stessi non adottano le necessarie precauzioni”.
E con il tempo è cambiato anche l’identikit del sieropositivo, come spiega la dottoressa Vinattieri, responsabile dell’ambulatorio di Malattie infettive. Oggi i più a rischio ad infettarsi non sono più i tossicodipendenti, ma gli eterosessuali che fanno sesso promiscuo e non protetto: più i maschi che le donne, più i quarantenni che i giovani. Rilevante, negli ultimi anni, anche l’incidenza di sieropositività su cittadini extracomunitari. E spesso, purtroppo, si tratta di donne in stato di gravidanza, che scoprono di essere ammalate proprio durante gli esami di routine per chi è incinta.
Il drastico calo nella mortalità per Hiv comporta anche un pesante dazio da pagare in termini di risorse umane e di spesa per farmaci. Mentre fino al ’96 il numero totale dei malati restava costante, essendo alta la quota di decessi. Oggi un malato di Aids ha ottime possibilità di vivere a lungo. La malattia però si cura ma non si guarisce. Ecco così la necessità di continuare a seguire e curare i sieropositivi a lungo. E i costi non sono indifferenti visto che i nuovi farmaci, oltre ad essere molto efficaci, sono anche molto costosi: si calcola una spesa farmaceutica media di 1.500 euro mensili per paziente. Ecco, quindi, che diventa fondamentale la prevenzione. E in questo l’Asl di Prato è all’avanguardia in Italia, come ha sottolineato Lucia Livatino, direttore della Formazione ed educazione alal salute dell’Asl. Dal 1992, infatti, va avanti il progetto Scuola Salute che, solo nell’ultimo anno, ha coinvolto 8 scuole per un totale di 1.320 ragazzi che hanno effettuato incontri sul tema della prevenzione delle malattie infettive a trasmisisone sessuale. Perché, come ha ricordato Paladini, l’unica vera prevenzione per l’Aids è un comportamento sessuale consapevole e sicuro.

Claudio Vannacci

I tessuti pratesi potrebbero finire al Centro abbigliamento di Wenzhou. Contatti anche per le università

la-visita-alluniversitaUna proposta per i tessuti pratesi, progetti per la cultura e l’alta formazione e per lo scambio di medici, collaborazione commerciale e anche un incontro con la stampa italiana inviata in Cina. Sono i risultati degli ultimi giorni del viaggio in Cina della delegazione italo-cinese guidata dal presidente della Provincia Lamberto Gestri che procede a pieno ritmo. Ieri il gruppo ha lasciato Wenzhou per trasferirsi a Pechino dove oggi incontra l’ambasciatore Riccardo Sessa.
A Wenzhou la delegazione, di cui fa parte l’assessore provinciale Alessio Beltrame, ha visitato il centro di abbigliamento che verrà inaugurato a fine mese e che comprende un piano intero, il settimo, dedicato al tessuto. La direttrice del centro ha espresso grande interesse per i tessuti pratesi, chiedendo contatti con imprenditori che vogliano esporre i propri prodotti nel centro. “Naturalmente girerò la proposta alle categorie economiche e alla Camera di commercio a Prato – spiega il presidente Gestri – La considero un’opportunità che apre da subito prospettive interessanti per i nostri prodotti, considerando che quella del nuovo centro di Wenzhou è una vetrina prestigiosa e di grande visibilità”.
E se sul fronte della collaborazione commerciale il lavoro non manca, anche i progetti di ambito culturale e sanitario vanno avanti. Sempre a Wenzhou la delegazione ha visitato l’università e incontrato il vice rettore. L’ateneo, che conta complessivamente circa 30 mila studenti, ha in corso un progetto di collaborazione con la Monash University di Prato per lo studio della comunità dei cinesi originari di Wenzhou a Prato. Nel corso dell’incontro Gestri ha rimarcato la necessità di intensificare i rapporti anche attraverso collaborazioni con altre università, per esempio il Pin, che sta organizzando il terzo corso Cedic per formare figure professionali con ruoli decisionali, di gestione o consulenza su progetti internazionali in Cina o in relazione alla Cina. A Wenzhou è attivo anche il progetto ‘Lanterne Rosse’, uno scambio culturale che prevede il gemellaggio dell’Istituto Datini con una scuola tecnico-professionale cinese. Il progetto, partito nel settembre 2006, si basa sullo scambio di insegnanti con l’Istituto cinese, una scuola alberghiera tra l’altro interessata ad apprendere i segreti della cucina italiana.
Gestri e i suoi accompagnatori hanno anche visitato uno degli ospedali di Wenzhou. E’ infatti attiva una collaborazione fra il Dipartimento di Sanità cinese e l’Asl 4, in virtù della quale 3 medici cinesi hanno lavorato per 6 mesi a Prato. Anche in questo caso i dirigenti cinesi della struttura hanno rimarcato la volontà di continuare la collaborazione per esempio nel campo della ricerca scientifica.

Caso Answers, nuova lettera a Cenni dei dipendenti pratesi: “E’ rimasto l’unico sindaco a non schierarsi”

call-centerDopo l’interessamente del presidente della Camera Fini, durante la visita ufficiale a Prato, il caso dei lavoratori della Answers di Pistoia continua ad essere seguito dai politici e dagli amministratori toscani. La nutrita pattuglia di dipendenti che vivono a  Prato (in tutto sono una cinquantina) non nasconde però la propria delusione per non essere ancora riuscita ad incontrare il sindaco di Prato Roberto Cenni. Così nei giorni scorsi hanno scritto nuovamente al primocittadino, tornano a chiedere un suo interessamente alla vicenda che vede solo per la Ansewrs, circa 700 lavoratori senza stipendio da oltre quattro mesi.
“Lei è rimasto proprio l’ultimo sindaco che non vuol ricevere i suoi concittadini che lavorano all’Answers di Pistoia – si legge nella lettera inviata a Cenni -. L’ultimo suo collega che ha ricevuto i suoi concittadini lavoratori dell’Answers ed ha attivato tutti i canali come gli altri sindaci è stato quello di Agliana. Non ci volevamo credere in una latitanza delle nostre istituzioni cittadine ,tralasciando che il 90% di noi le ha dato anche il voto. Ci credevamo nel cambiamento e nella svolta e invece non è successo nulla. Alla nostra richiesta si aggiungeranno molto presto anche quelle di altri concittadini che lavorano fuori Prato. Già, si va a lavorare all’”estero” ma alla fine i nostri stipendi gli spendiamo a Prato e paghiamo le tasse comunali, ma poi risposta alla nostra richiesta d’aiuto non arriva. Conserviamo ancora un filo di speranza nel cuore che il nostro grido venga ascoltato se non in prima persona da Lei, almeno da un suo incaricato”.

La Fil adesso è solo pubblica. Ambra Giorgi: “Tutti i Comuni dovrebbero entrare nella società”

Il vicepresidente della provincia Ambra Giorgi

Il vicepresidente della provincia Ambra Giorgi

La Provincia acquista le azioni dei soci privati della Fil per costituire una società a capitale interamente pubblico. Votata a maggioranza dal Consiglio provinciale nella seduta dello scorso mercoledì, questa mattina la decisione è stata ratificata anche dall’assemblea dei soci.
La vice presidente Ambra Giorgi ha spiegato che la Provincia con l’acquisto delle quote attualmente detenute per il 27% da CO.Ge.FIS (Unione industriale, Cgil, Cisl e Uil), da Confartigianato (5,6%), Unione commercianti (0,2%), Camera di Commercio (5%), Confesercenti (5,6%) e Cna (5,6%) compie il primo passo per trasformare la Fil da una società a capitale misto ad una a capitale pubblico. “Questa scelta ci viene richiesta dalla normativa, il decreto Bersani infatti permette la presenza di soci privati in questo tipo di società, ma solo se vengono scelti con una procedura di evidenza pubblica – ha sottolineato Giorgi – Il percorso più veloce ed efficace senza interrompere il servizio e salvaguardando i rapporti di lavoro era senz’altro di trasformare la società”. La Provincia deteneva già il 30% delle quote, mentre il 18% appartiene al Comune di Prato, l’1% a quello di Montemurlo e lo 0,4% al Comune di Vaiano. Le quote dei privati sono state acquistate al valore nominale di 130 mila euro (l’intero valore delle quote ammonta a 260 mila euro). Il percorso che adesso si apre per la Fil è quello della gestione in house providing, cioè diretta. Continuerà a gestire il Centro per l’impiego, compito specifico della Provincia per legge, e la formazione sociale (per le categorie protette). Il resto della formazione tornerà sul mercato, ma la vice presidente si augura “che tutti i Comuni entrino nella società perché il territorio sia rappresentato interamente e che si dia vita a una nuova società in grado di interloquire con la Fil riguardo alla formazione”.

In 500 alla cena benefica organizzata da Spes Docet per aiutare i bambini malati

cuochiSi è tenuta anche quest’anno “La Cena dei Bambini”, promossa da Spes Docet onlus, organizzazione non lucrativa di utilità sociale impegnata a favore del mondo dell’infanzia. L’edizione 2009, l’undicesima della serie, si è svolta sabato 21 novembre, come sempre nella splendida cornice di Villa Castelletti a Signa. A tavola più di 500 persone, animate dall’intenzione di dare un po’ di quella speranza che ci insegna  che la vita può essere migliorata e resa degna di essere vissuta.
Semplice e “democratico” il metodo con cui vengono scelte le iniziative da patrocinare: nella cena annuale viene anche votato da tutti gli intervenuti il progetto che sarà sostenuto l’anno successivo. A fare da scrutatori, decisamente affidabili e imparziali!, un gruppo di bambini. Quest’anno l’intero ricavato della serata è andato a sostegno della ricerca scientifica svolta dalla Fondazione Città della Speranza dell’Azienda Ospedaliera di Padova, e precisamente del progetto di ricerca sulle cellule staminali condotto dal dottor Paolo De Coppi. Negli anni scorsi a beneficiare del denaro raccolto da Spes Docet sono stati due volte il reparto pediatrico dell’Ospedale di Prato, il Meyer, l’Anffas pratese ed altre strutture per lo più del territorio. E sarà di nuovo l’Ospedale di Prato il destinatario di quanto sarà raccolto nel 2010, allo scopo di potenziare la dotazione del reparto di Neonatologia, punto di eccellenza regionale che si accinge a costituire nuove postazioni di terapia intensiva neonatale.
La volontà degli organizzatori è di rimanere nel più rigoroso anonimato, tanto che su questa iniziativa – fra le più significative per numero di persone coinvolte, continuità nel tempo ed entità dei fondi raccolti – non è mai stata fatta nessuna azione di comunicazione. Quest’anno invece la decisione di rendere nota l’iniziativa, soprattutto, dicono da Spes Docet, per rendere un doveroso omaggio alla generosa disponibilità di partner straordinari, che forniscono il loro servizio gratuitamente o a condizioni di estremo favore: senza di loro le cene annuali della onlus non sarebbero possibili
Ad organizzare la serata è stato infatti Galateo ricevimenti; hanno partecipato gratuitamente alcuni ristoranti di fama mondiale: l’Enoteca Nazionale Giorgio Pinchiorri di Firenze, il Ristorante Arnolfo di Colle Val d’Elsa ed il Ristorante Tenda Rossa di Cerbaia. Il Ristorante Fuor d’Acqua, seppure non presente alla manifestazione, ha generosamente donato alcune materie prime straordinarie.  L’evento è stato allietato dalla degustazione di oltre 16 tipi diversi di vini, tutti offerti dai produttori o dai loro distributori il cui elenco sarebbe troppo lungo da citare. Il servizio dei vini è stato curato dall’Associazione Italiana Sommelier, anch’essa da sempre impegnata gratuitamente in questa iniziativa.

Centro storico: nasce il consorzio “Prato c’è” con la benedizione del sindaco, ma non mancano le polemiche

negozi centro seraChe il consorzio “Centro storico Prato c’è”, ultima iniziativa uscita fuori dal cappello dei commercianti, abbia un legame con l’attuale maggioranza comunale lo lascia presagire il luogo scelto per tenere la serata di presentazione, ieri sera: l’ex cinema Cristall già sede del comitato elettorale di Roberto Cenni.  E lo si intuisce ancora più chiaramente scorrendo i nomi dei componenti del consiglio d’amministrazione, che vede per esempio vice-presidente Giorgio Cripezzi , conosciuto in città e sulla scheda elettorale come “Giorgione”, sodale di Massimo Taiti e membro esterno della circoscrizione centro. Oltre alla platea dei presenti, citati dal sindaco Cenni perché “tanti di voi  erano qua a darmi una mano in campagna elettorale”.
Pochi minuti e l’attenzione finisce per essere capitalizzata più dal primo cittadino, piuttosto che dagli artefici del consorzio. Cenni dopo un  esordio disponibile verso il pubblico amico, nel quale ricorda come “dal 1996 in centro emergono segnali di degenerazione” con le relative istanze che “hanno sempre trovato dei muri messi dall’amministrazione nel rapporto coi cittadini” ricorda “tutti devono prendere realtà dei problemi, perché non si può pensare di risolverli soltanto con delle ordinanze o dei consorzi”. Trovandosi, fra l’altro con la formula del consorzio più forte a parere di Cenni delle associazioni e dei precedenti comitati. Poi il cambio improvviso di scenario: una signora del pubblico, di fronte ai troppi “bandoni chiusi” che disincentivano anche psicologicamente ad aprire nuovi negozi, chiede sul filo della battuta “perché non riapre un punto Sasch?”, provocando una reazione molto stizzita del sindaco-imprenditore. “Stasera vado fino in fondo sulla questione” ripete più volte nel corso della sua sortita chiarificatrice. Interpella anzitutto i presenti con un’altra domanda: “La visione del sindaco deve essere strettamente legata all’attività di imprenditore?”, spiegando che per il tipo di marchio “Sasch fa una politica diversa dal centro città e comunque il punto in franchising in via Ricasoli ha scelto autonomamente di chiudere”. Una caratteristica strutturale quindi visto che, per lo stesso Cenni, “anche se il centro tornerà attrattivo per certi brand, non tornerà ad esserlo per Sasch”. Per questo lancia un invito, che suona quasi come un monito “dovete lasciare separato l’agire della Sasch rispetto all’agire del sindaco”.
Sullo sviluppo della discussione sono parole che fanno quasi passare in secondo ordine l’oggetto della serata, con la descrizione del consorzio. Aperto ad imprenditori, artigiani, commercianti, liberi professionisti del centro antico (la Zona A) è strutturato sul modello di “un’impresa mutalistica” e finalizzato al “rafforzamento dell’immagine degli operatori economici con un coordinamento fra le varie attività”.   Con alcune idee già sul tavolo: il progetto “centro naturale commerciale” da contrapporre al modello dei “consumistici” centri commerciali, la creazione di una “zona franca urbana” (rilanciata in questi giorni dall’europarlamentare Morganti) e di una Consulta fra operatori economici e giuridici per studiare forme di rivitalizzazione del cuore della città. Ma sulla serata pesa oramai il clima di politica ed allora, interviene Luciano Gori, a capo di “Prato c’è”,  per stemperare i toni “il nostro compito è di sopravvivere, questa è l’ultima chance” tendendo la mano al sindaco visto che “l’amministrazione è nelle peste come noi”. Concetto ribadito con forza dal suo vice Giorgione “basta sputare su questa città, basta parlarne male” giunta Cenni compresa “l’amministrazione, infatti, sta lavorando molto”.

Carlandrea Adam Poli

Scoperta maxi truffa con le auto sportive: 16 indagati e sequestrate sei Ferrari

ferrari-f430Erano due campani i cervelli della maxitruffa legate alle auto sportive e scoperta dalla procura di Prato, che ha indagato 16 persone. I due presunti truffatori, attraverso una società con sede a Prato, rivendevano auto di valore, soprattutto Ferrari, acquistate con i soldi ottenuti presentando a società finanziarie e di leasing documenti fiscali contraffatti.
A capo dell’organizzazione, secondo quanto accertato nel corso delle indagini  condotte dalle squadre di polizia giudiziaria dei compartimenti di polizia stradale di Firenze e Prato, ci sarebbero stati un trentenne e un cinquantunenne di Villa di Briano (Caserta). Gli investigatori hanno sequestrato quattro Ferrari 430 e due Ferrari 360 F1, per un valore di circa 800 mila euro.
In pratica, dopo averle comprate – e prima di essere rivendute – le auto venivano fatte “sparire”: fra le vetture sequestrate, anche una Bmw 650i Coupé e un’Audi Q7, per le quali era stato denunciato il furto. In una nota, la polizia giudiziaria spiega che “i due, una volta ottenuto il possesso delle auto, avevano buon gioco a piazzarle per il tramite di commercianti campani, a loro volta indagati insieme ad altri collaboratori nelle province di Napoli e Caserta”. Tredici persone sono accusate di truffa aggravata e tre di ricettazione. Le indagini mirano ad appurare se i clienti, di solito non italiani, fossero a conoscenza della truffa.

Accertamenti delle residenze, il Comune vara strumenti più incisivi per i controlli

documenti-anagrafeGli accertamenti delle residenze saranno effettuati con una nuova metodologia che prevede lo scambio di informazioni e l’incrocio dei dati fra i diversi settori dell’amministrazione comunale. La giunta comunale ha, infatti,  deciso di istituire una commissione tecnica permanente della quale faranno parte funzionari e dirigenti della polizia municipale, dei servizi demografici, dei servizi informativi e dell’organizzazione interna. Lo scopo è  mettere in atto un sistema di verifica che sia esteso a tutte le richieste di residenza anagrafica e che permetta di convogliare in un unico centro di controllo tutti i dati in possesso dei diversi uffici.
L’iniziativa, promossa dagli assessori all’Integrazione, Giorgio Silli, alla Sicurezza Urbana e Polizia Municipale,  Aldo Milone, e ai Servizi Demografici, Organizzazione e Decentramento,  Anna Lisa Nocentini, rappresenta una svolta rispetto alle procedure finora attivate dall’amministrazione comunale. Con l’istituzione della commissione tecnica permanente l’accertamento della effettiva residenza sarà  effettuato in  modo coordinato e collegiale dagli uffici preposti alla corretta rilevazione di dati sulla popolazione del nostro territorio.
“Anche la legalità – ha commentato Nocentini – passa attraverso l’efficienza dei servizi; efficienza, nel caso degli accertamenti residenziali,  significa mettere in grado i vari settori di questa Amministrazione di incrociare le informazioni che arrivano separatamente. Questa nuova procedura -  ha precisato l’assessore – non ha un intento penalizzante, anzi vuole essere un contributo alla chiarezza e alla velocità dell’espletamento delle pratiche residenziali nei confronti dei cittadini che ne hanno diritto”.
“L’accertamento della effettiva residenza dei cittadini italiani e stranieri – ha sottolineato Milone – riveste una funzione strategica per ogni Comune. Una corretta e aggiornata informazione  statististica sulla popolazione residente è un bene pubblico primario  senza il quale risulterebbe difficile l’attività di governo a tutti i livelli. Dalle residenze infatti – aggiunge l’assessore alla Sicurezza –  discendono diritti e obblighi dei cittadini che l’Amministrazione ha il dovere di rispettare e far rispettare”.
“I molti dati in nostro possesso – ha dichiarato Silli – permettono e permetteranno controlli capillari in ogni settore; l’incrocio di dati statistici darà all’amministrazione comunale la possibilità di monitorare costantemente l’effettivo rispetto di numerose norme.  Gia da tempo,  - ha detto ancora l’assessore – grazie all’Ufficio idoneità dell’alloggio  presso il Servizio immigrazione e cittadinanza, è stato possibile individuare numerosi evasori di Ici piuttosto che di Tia”.