Il recupero del bastione delle forche è il perno intorno a cui ruota il piano per il recupero del centro storico della città. E’ quanto emerge dal volume curato dall’architetto Marco Mattei e pubblicato dalla circoscrizione Prato Est con il contributo della Fondazione CariPrato che è stato presentato questa mattina alla città dal presidente della circoscrizione Centro Massimo Taiti e dal vice-sindaco e assessore all’Ambiente, Goffredo Borchi. Il progetto, che si fa interprete della proposta avanzata dal sindaco Roberto Cenni di destinare il complesso architettonico del bastione e degli addossati a un centro culturale e d’incontro rivolto ai giovani, si propone di dare risposta a una domanda sempre più diffusa proveniente dal mondo giovanile di realizzare un intervento che sia contemporaneamente destinato a spazi per l’aggregazione sociale e ricreatica e a un centro di documentazione del sistema di fortificazione della città, delle mura e dei bastioni, che a Prato manca.
Il bastione delle forche, secondo il progettista Marco Mattei, potrebbe diventare la porta di ingresso al centro storico e segnale di incontro, ospitalità e amicizia. Il progetto prevede la sistemazione delle sale al piano terra del complesso, attualmente ridotte in condizione di “rovina”, come stanze espositive all’aperto per sculture di arte contemporanea, al piano superiore sulla sommità del bastione si prevede la realizzazione di un giardino pensile, un vero e propio belvedere sulla città con ristorante-caffetteria da aprire alla cittadinanza.
per eliminare il degrado, oltre al recupero architettonico, bisognerebbe fare un pò di controlli che non ho mai visto fare.
Mi spiego: da alcuni mesi, per esigenze lavorative, passo quotidianamente 4 volte al giorno, a piedi, davanti al bastione.
Precisamente, dall’Aprile 2009 ad oggi (Gennaio 2010) ovvero in 10 mesi, per 4 volte al dì neve o pioggia, sole o vento, ho SEMPRE visto i soliti loschi figuri che ormai ho imparato a identificare ed in particolare un uomo tarchiato, con cappello texano, faccia rotonda un pò rubiconda, sorriso sardonico che squadra sempre chi passa con fare beffardo. Spesso circondato da un paio di ceffi poco raccomandabili. Si trovano esattamente vicino alla fontanina dell’acqua; e nelle giornate molto piovose si spostano davanti all’ingresso della Coop. Lo ripeto, invariabilemente, da 10 mesi a questa parte li incontro 4 volte al giorno nel luogo suddetto e a qualsiasi ora del giorno, dalle 8 del mattino fino a sera. A volte stanno dentro una renault grigia targata romania, sempre vicino alla fontanina. Vorrei sapere:
1) come si mantengono da vivere, visto che se io stassi 10 mesi in modo assiduo vicino al bastione delle forche, non potrei campare!
2) perchè non sono mai stati controllati, visto che di losco c’è molto in questa situazione.