Al teatro del varietà pratese sbarca l’operetta di altissimo livello. Stasera 27 e domani 28 febbraio, alle ore 21, va in scena al Politeama “Al cavallino bianco”, operetta musicata da Ralph Benatzky e Robert Stolz e messa in scena per la prima volta a Berlino l’8 novembre 1930, con un’ottima risposta di pubblico e critica.
Siamo a San Volfango, nel Salzkammergut, città in cui la vedova Gioseffa, innamorata dell’avvocato Bellati, gestisce il suo albergo “Al Cavallino bianco”. E’ un momento difficile: la signora è costretta a licenziare tutti i camerieri perché si innamorano perdutamente di lei. Leopoldo, anch’esso cameriere, per non rischiare di perdere il lavoro decide di aspettare a confessare il suo amore per la donna.
All’albergo arriva il ricco industriale Pesamenole, accompagnato dalla figlia Ottilie, irritata per via di una causa giudiziaria intentata da un suo concorrente, difeso proprio da Bellati.
Leopoldo affitta a Pesamenole la camera normalmente occupata dall’avvocato, per questo si crea un iniziale momento di scompiglio, subito riassorbito dal fatto che Bellati si innamora di Ottilie, ricambiato. Tutto sembra procedere bene fin quando non arriva all’albergo il professor Hinselmann con sua figlia Claretta e Sigismondo, figlio del concorrente di Pesamenole. Sigismondo e Claretta si innamorano l’uno dell’altra, ma il Bellati complica la faccenda, convincendo il padre di Ottilie che Sigismondo sarebbe perfetto come marito di sua figlia. Il lieto fine, tanto atteso, si palesa all’arrivo del granduca, giunto a San Volfango per la stagione della caccia. Le coppie si formano stabilmente e l’happy end è assicurato.
Uno spettacolo leggero e molto simpatico, che già ottant’anni fa piacque così tanto al pubblico che venne replicato centinaia di volte non solo nella capitale tedesca, ma anche a Londra e a New York. Un ridda inarrestabile di personaggi, amori e delusioni, il tutto condito da intrighi, canti e balli. Una rappresentazione assolutamente imperdibile, resa ancor più preziosa dalla regia di Serge Manguette e dalla direzione musicale di Orlando Puin, che sono riusciti a guidare la Compagnia italiana di Operette 2003 verso quello che sarà un successo assicurato.
Elia Frosini