Controlli in cinque ditte cinesi, solo in una trovati clandestini. E in una tintoria c’erano anche tre operai italiani

pic-0102 controlli pronto moda macrolottoProseguono con la consueta cadenza quasi quotidiana i controlli delle forze dell’ordine nelle aziende del distretto clandestino e di pari passo arrivano le sanzioni per le irregolarità riscontrate. Qualcosa, però, sta cambiando, almeno a vedere i report degli ultimi interventi. Segno che forse comincia a farsi sentire la politica del “fiato sul collo”, decisa di concerto tra prefettura, forze dell’ordine e amministrazioni pubbliche. I prossimi giorni ci diranno se si tratta effettivamente di questo oppure se è stata solo una coincidenza. Resta il fatto che tra ieri e oggi su 5 ditte controllate (due ieri nella zona del Macrolotto, due stamani a Montemurlo e una terza a Prato sempre oggi) solo all’interno di una sono stati trovati 3 clandestini su un totale di 18 dipendenti. Nelle altre, invece, tutti i lavoratori sono risultati essere in regola con il permesso di soggiorno:  addirittura in una tintoria di Montemurlo insieme a due cinesi erano a lavorare due pachistani e tre italiani. Circostanza, questa, davvero insolita per le ditte cinesi.
Scendendo nei particolari, ieri pomeriggio è stata la task force guidata dalla questura a controllare due pronto moda della periferia sud ovest di Prato. In entrambi i casi, pur non risultando clandestini tra i dipendenti, non sono mancate comunque le irregolarità riscontrate: l’attività della prima azienda è stata infatti sospesa per decisione dell’ispettorato del lavoro; gli 11 macchinari della seconda, invece, sono stati sequestrati dalla polizia municipale in quanto mancava la comunicazione di inizio attività.
I controlli di stamani, invece, erano guidati dai carabinieri del comando provinciale e hanno riguardato una tintoria e una rifinizione di Montemurlo. Nella ditta controllata a Prato sono stati trovati i tre clandestini e questo costerà al titolare la denuncia per favoreggiamento e sfruttamento della manodopera clandestina.

2 pensieri su “Controlli in cinque ditte cinesi, solo in una trovati clandestini. E in una tintoria c’erano anche tre operai italiani

  1. Poveri pratesi, a lavorar per i cinesi, meglio farla finita, e parlo per me, loro capace sian contenti, ma io piuttosto mi butto nel Bisenzio, e se non c’è acqua, pazienza, ci sono i sassi e lì mi spacco la testa e addio, Prato crudele, squallida e arrogante, e tanto merdaiola, priva di amor, che calor mai tu hai dato, ma terrone da sempre mi hai fatto sentir, seppure in quel di questo Prato – mai visto – io ci sia nato… Ma or eccovi i cinesi, in incomodato, a rendervi il fastidio, bottegai egoisti e inconcludenti, presto il conto vi verrà saldato…