Fermato mentre guida senza patente: nell’auto ha un borsone pieno di capi contraffatti

false-griffesE’ stato fermato in via Bonicoli mentre stava guidando una Peugeot 307 pur non avendo mai conseguito la patente. Ma la sorpresa più grossa, gli agenti della Volante. l’hanno avuta quando hanno aperto la bauliera dell’auto, trovandovi un borsone con dentro numerosi capi di abbigliamento con marchi e contrassegni contraffatti delle più importanti griffes. Un senegalese di 41 anni, regolarmente residente a Prato, è finito così nei guai collezionando una denuncia per introduzione e commercio in Italia di prodotti con segni falsi, oltre a quella per la guida senza patente. Nel borsone c’erano ben 24 capi falsi: scarpe marchiate Nike e D&G; giubbotti recanti i contrassegni Woolrich, Moncler e Fendi; borse, portafogli, trousse e cinture marchiate Louis Vuitton, Chanel, Prada e Burberrys. Tutto materiale debitamente sequestrato al pari della Peugeot sulla quale è stato sorpreso il senegalese.

4 pensieri su “Fermato mentre guida senza patente: nell’auto ha un borsone pieno di capi contraffatti

  1. Tocchiamoci le palle di non doverci mai fare un picchio co’ sta gente qua. Prato è diventata come il far west, ma quando parte sto benedetto tavolo per avere + uomini sul territorio? E il centro? MORTO MORTO MORTO

  2. I sociologi la definiscono “bulimia di griffes”: è un morbo inguaribile che divora la maggioranza delle donne e uomini disposte a tutto per un capo alla moda, magari soltanto per usarlo come soprammobile. Come spiegare il fenomeno?
    Forse la risposta sta nel fatto che l’ossessione per le “firme” è ormai arrivata alla fase demenziale. La maggior parte compra questi abiti o accessori dei più famosi stilisti che vedono indosso alle pop-star della televisione, per sentirsi qualcuno, finalmente. Ma per sentirsi chi? Il fatto che centinaia di migliaia di altre donne e uomini vestano allo stesso modo, cioè con quelle stesse firme, non li turba per niente, anzi è una conferma che la sua scelta di identità è una scelta giusta, il loro unico fine sembra essere quello di farsi vedere in giro tutti griffati. Sono convinti che un capo “riconoscibile” dia loro quell’identità che la società ha sempre negato. “Società della menzogna”.

  3. bravo simon ti fanno pena anche a te queste identita’ smarrite ….il “bello” e’ che ci vogliono far passare noi che siamo fuori della “gabbia” come i pazzi ma non hanno capito niente della vita!!!la contraffazione delle griffes e’ la riprova dell’incoerenza mentale……

  4. @Lamberto
    gli uomini ci sarebbero….quante volte pero’ vedere la stradale di Prato che fa’ un posto di blocco? MAI—-a qualcuno nuoce e loro non li fanno