Lievi segnali di ripresa dal mercato del lavoro: positivo il saldo tra assunzioni e licenziamenti, ma cresce la precarietà

giovani_lavoroFinalmente i numeri del mercato del lavoro a Prato tornano ad essere di segno più dopo mesi di variazioni negative. E’ positivo, infatti, il saldo fra avviamenti e cessazioni del primo semestre 2010 e anche gli inserimenti nella mobilità per la prima volta diminuiscono. Sono alcuni dei numeri positivi emersi dalla presentazione dei dati sul mercato del lavoro riguardanti il trimestre aprile-maggio-giugno del 2010 elaborati dall’Osservatorio e dal servizio Lavoro della Provincia e presentati questa mattina a palazzo Buonamici dalla vicepresidente della Provincia Ambra Giorgi, insieme a Saverio Langianni dell’Osservatorio e a Giancarlo Carboncini del servizio Lavoro. Il report prende in esame i flussi (cioè il movimento dei contratti) mettendolo a confronto con il primo trimestre del 2010 e con lo stesso periodo del 2009 consentendo una visione parziale ma aggiornata del mercato del lavoro.
“Gli indicatori di crisi tendono a diminuire, oltre al saldo positivo dobbiamo registrare la diminuzione degli iscritti alle liste di mobilità e del ricorso alla cassa integrazione straordinaria e in deroga – ha spiegato la vicepresidente Ambra Giorgi – Possiamo dire che la situazione resta difficile, soprattutto se si confrontano i numeri con il 2008, ma anche che la crisi sta perdendo parte della sua aggressività. Preoccupano invece l’aumento della precarietà e le costanti difficoltà delle donne, a cui si aggiungono questa volta anche quelle dei giovani”.
Come si diceva il saldo totale avviamenti-cessazioni risulta positivo in tutto il primo semestre 2010. Nei mesi aprile-maggio-giugno 2010 complessivamente le assunzioni sono 207 in più rispetto ai licenziamenti. I settori dove c’è più movimento sono l’abbigliamento, i servizi alla persona e il commercio. Anche il tessile presenta un saldo positivo, mentre le cose vanno meno bene in altri comparti, ad esempio trasporti, alimentare e anche pubblica istruzione. Il primo trimestre 2010 aveva visto una leggerissima crescita degli avviamenti rispetto al 2009, quest’ultimo report quindi la conferma. Confrontando invece primo semestre 2010 con primo semestre 2009 si può osservare che il numero delle movimentazioni del primo semestre 2010 è di 19.155, contro le 17.246 del 2009, l’aumento è dell’11%. Si tratta di una buona notizia, significa che la tradizionale vivacità del distretto, pesantemente ridotta dalla crisi, si sta risvegliando. L’aumento inoltre avviene per tutti i tipi di contratto, anche se con proporzioni diverse. Le assunzioni, infatti, sono state caratterizzate da una netta prevalenza di contratti a tempo determinato (in senso ampio). I contratti a tempo indeterminato hanno rappresentato solo il 37% del totale. Il dato che preoccupa è che sia il tempo indeterminati che quello determinato ‘classico’ stanno subendo un’erosione costante dai contratti meno stabili come quello a progetto o l’interinale. In sintesi cresce la precarietà del lavoro. Nel secondo trimestre del 2010 le donne hanno trovato meno lavoro degli uomini e lo hanno più facilmente perso.
Come si diceva sono in calo le iscrizioni alla mobilità. Nel secondo semestre del 2010 sono stati inseriti nelle liste di mobilità 420 lavoratori, un calo del 22% rispetto al secondo trimestre 2009 quando gli inserimenti erano stati 543. Il tessile è ancora il settore di provenienza largamente dominante (44%), al secondo posto l’edilizia (13%) e il commercio (13%). Per la prima volta diminuisce anche il numero complessivo degli iscritti, che al 30 giugno 2010 sono 4.104, mentre erano 4.202 al 31 marzo 2010. C’è quindi un’inversione di tendenza, tenendo presente però che i numeri sono ancora importanti, al 30 giugno 2009 gli iscritti erano infatti 3.784. Sono 12 le aziende che nel secondo semestre 2010 hanno avviato le procedure di cigs, 11 del tessile e 1 dei trasporti, che hanno riguardato 364 lavoratori. Nello stesso periodo del 2009 le procedure furono 17 e coinvolsero 590 lavoratori. Infine nel primo trimestre del 2010 le iscrizioni alla disoccupazione presso i Servizi per l’impiego della Provincia sono state 2.194, 408 fino a 25 anni, 330 dai 25 ai 30 anni, 589 dai 31 ai 39 anni e 867 oltre i 39 anni.

I commenti sono chiusi.