Si parlerà del futuro dell’ex cementificio Marchino, ma anche delle iniziative per contrastare il piano presentato dalla società Valore che gli abitanti della zona de La Querce e de La Macine vedono come il fumo negli occhi. L’appuntamento è per domani sera, mercoledì, alle ore 21,30 presso il Circolo Costa Azzurra de La Macine (via Firenze n. 253) dove si terrà un’assemblea aperta a tutti gli interessati e promossa dal comitato dei cittadini de La Macine.
Il nodo del contendere è il nuovo piano di recupero dell’ex cementificio presentato dalla società Valore. “Contrariamente a quello presentato e già approvato in consiglio comunale nel 2005 – spiegano dal comitato -, il nuovo progetto stravolge completamente il piano urbanistico del professor Secchi. Le osservazioni apportate dal nostro comitato all’attenzione dei soggetti preposti alla pianificazione urbanistica pratese sono molteplici ma suddivisibili in due punti: uno di carattere urbanistico l’altro di carattere storico-culturale”.
Sotto il profilo urbanistico, i residenti da tempo denunciano le notevoli problematiche dovute alla mancanza di parcheggi pubblici sicuri e di facile accesso, alla mancanza di giardini pubblici e spazi di aggregazione, per non parlare dell’impossibilità di un collegamento pedonale fra le due frazioni ostacolato anche dal notevole passaggio di mezzi del traffico quotidiano sulla via Firenze. “Nel vecchio progetto – dicono ancora dal comitato – era previsto un ampio parcheggio pubblico di facile accesso dai residenti de La Macine, parcheggio che nel progetto attuale è stato spostato più verso la zona de La Querce ma di impossibile fruibilità dai residenti in quanto diviso dall’abitato de La Macine da un nuovo complesso residenziale e da una rotonda di nuova costruzione su via Firenze!. Altra importante modifica è lo spostamento dell’area verde pubblica che, sia nel piano di recupero approvato nel 2005 sia nel piano Secchi, è prevista vicino all’abitato de La Macine (in adiacenza a via Poggio Castiglioni) e che, invece, nel nuovo progetto viene collocata nella parte alta del colle, in zona difficilmente raggiungibile da persone anziane, disabili o mamme con passeggini!”.
Ma a preoccupare i cittadini delle due frazioni è anche il progetto che prevede di realizzare un’ulteriore edificazione residenziale al confine con quella attuale che prevede la costruzione di ben 3 edifici di 4 piani + sottotetto e un altro di 5 piani + sottotetto al confine con il vecchio abitato ma disposti a salire lungo le pendici della collina. La costruzione di questi nuovi edifici, oltre ad avere un forte impatto urbanistico, secondo il comitato impedirà a chiunque provenga dalla direzione di Prato la visuale del complesso storico dell’ex cementizia.
E qui si entra nella seconda parte dell’opposizione dei cittadini al progetto Valore. “Nel precedente progetto – dicono era previsto il restauro degli edifici di maggior valore storico come i molini ed il frantoio, destinati poi alla collettività: il loro utilizzo pubblico prevedeva, ad esempio, la scuola di musica e un auditorium. Nel nuovo piano di recupero, invece, è previsto un ben più radicale intervento di ristrutturazione ed una non ben precisa destinazione: il vecchio forno Marchino a “canne d’organo”, ad esempio, verrà diviso in sei piani con il frazionamento in diverse proprietà e sarà destinato a terziario/servizi/ricettivo senza il vincolo di una precisa destinazione”.
Dalla descrizione, mi pare effettivamente uno scempio sotto tutti i punti di vista!!!