In più occasioni hanno seminato il panico all’interno degli uffici dei Servizi sociali, ma adesso dovranno starsene alla larga. A seguito dei numerosi episodi di intemperanze e minacce nei confronti del personale del Comune, infatti, un gruppo di nomadi ben conosciuto in città è stato intimato dall’Autorità Giudiziaria di non avvicinarsi alla sede dei Servizi Sociali di via Roma. La misura cautelare è stata ottenuta sulla base della notizia di reato trasmessa dal Comando di polizia municipale il mese scorso, ma già dal mese di aprile la sede dei servizi sociali è presidiata, nei giorni di apertura al pubblico, da pattuglie di vigili a tutela del personale, più volte aggredito anche fisicamente dai componenti il gruppo, che assediavano l’assessorato alla Salute al fine di ottenere benefici ed utilità (casa, sussidi, ecc.) che l’amministrazione non poteva concedere.
Da questa mattina nessuno dei nomadi di origine bosniaca potrà più avvicinarsi alla sede di via Roma, pena l’aggravamento delle misure cautelari, così come è recentemente accaduto per l’uomo portato alla Dogaia per non aver rispettato il divieto di avvicinarsi alla ex moglie.
non per razzismo ma mi sembra più che giusto!!!
Io a volte lavoro in quella struttura e ne ho viste davvero di tutte, tra gente che minaccia di darsi fuoco, impiegate malmenate, gente che da in escandescenza e minaccia di arrivare con il camper pieno di bombole di gas e far saltare in aria tutto, individui che si mettono la forchetta alla gola e dichiarano di uccidersi davanti a tutti se non gli danno la casa…
E contate che ci vado 1, massimo 2 volte a settimana…..
non lavorano non fanno niente rubano e basta e poi vogliono tutti i diritti del mondo ….giusto cosi’!!!