La questione del campo nomadi di Montemurlo torna di attualità, con un intervento del capogruppo Pd Antonio Russo che puntualizza alcune delle affermazioni fatte dal consigliere del Pdl Cosimo Zecch. “Innanzitutto – dice Rossi – non abbiamo nessun problema a spiegare ai citttadini perchè abbiamo speso 180mila euro per la risistemazione del campo nomadi, e siamo anche in buona compagnia visto che il capogruppo Pdl in consiglio comunale, Roberto Ulivi e il candidato sindaco del centro-destra, Enzo Biscotti, hanno votato con la maggioranza in modo favorevole all’atto. Il campo sinti non può essere chiuso, l’amministrazione comunale non è intenzionata a percorrere questa strada, ma anche se lo fosse stata la legge ce lo vieterebbe lo stesso. Di conseguenza, quel campo rimane e deve essere a norma. Il motivo principale per cui sono stati spesi questi soldi è proprio che il campo non era a norma e in caso di incidente con danni a cose o persone, il Comune avrebbe dovuto rimborsare tutto. Ma a prescindere da questo, la Costituzione (che magari ultimamente interessa a pochi, purtroppo!) tutela le minoranze, senza fare distinzione di credo politico e religioso o di razza. Infine con questa nuova sistemazione del campo, finalmente ogni famiglia sinta sarà responsabile dei propri spazi, e pagherà le proprie utenze. Tre motivazioni: messa a norma, Costituzione e di responsabilità dei sinti, che vanno nell’interesse di tutti i cittadini di Montemurlo. Ringrazio, non il consigliere Zecchi che non ha capito nulla dell’atto che stava votando, ma i consiglieri Ulivi e Mazzei (oltre che tutta la commissione Sevizi Sociali) per l’ottimo lavoro svolto e per il modo costruttivo con cui si sono confrontati con la maggioranza in questa occasione”.