Caso Sori secondo round. L’ordine del giorno di fine 2010 sulla riscossione delle multe ha appena finito di produrre i suoi effetti di lacerazione fra maggioranza e sindaco che ecco fare capolino una nuova spaccatura degna di una premessa di crisi politica. La causa è la delibera di cessione del ramo d’azienda di Sori coinvolto nella riscossione della Tia ad Asm in previsione del bando regionale dei rifiuti obbligatorio dal 1° gennaio 2012. “Il nostro intento non è depotenziare la Sori – mette in guardia Roberto Cenni, – ma abbiamo la volontà di tutelare i 15 dipendenti coinvolti dinanzi al vincitore della gara d’appalto. Qualora non fosse fatta questa operazione, infatti, rischieremmo di trovarci nell’impossibilità di garantire loro il posto di lavoro. Al momento registro pure tanta incertezza: non sappiamo se la Tia tornerà ad essere una tariffa, se con la vicenda dall’aeroporto verrà realizzato l’inceneritore di Case Passerini ed in più una direttiva europea ci chiede il 50% del recupero dei rifiuti con l’obbligo di adattare i piani industriali delle partecipate”. Argomenti non sufficientemente convincenti per Futuro e Libertà, tanto che il consigliere Riccardo Bini promette contrarietà al provvedimento. “Ci muoveremo coerentemente con l’ordine del giorno di dicembre, col quale il consiglio ha chiesto di demandare a Sori la riscossione di tutti i tributi fra cui anche la Tia. È assurdo parlare adesso di una possibile trasformazione di quest’ultima in una tariffa, perché a livello legislativo la Corte Costituzionale ha riconosciuto la sua natura di tassa. Lamentiamo una scarsa chiarezza circa la strategia di Asm”.
I voti contrari dei tre consiglieri di Fli (Bini, Lorusso e La Vigna) potrebbero sommarsi giovedì al momento del voto in consiglio con le tre astensioni dei consiglieri della Lega Nord, anche se gli uomini del Carroccio decideranno una posizione ufficiale soltanto dopo la riunione della segreteria del partito di stasera. Numeri alla mano nello scenario peggiore alla maggioranza i sei voti mancanti porterebbero ad un pareggio in aula per 19 a 19 e, quindi, alla bocciatura della delibera. Cenni per ora non nutre timori su questo scenario e bolla la posizione di Fli come “strumentale e frutto di una cattiva informazione”. Le uniche certezze in favore della giunta, però, sono rappresentante dall’Udc e dal Pdl col capogruppo Baldi pronto a smentire ogni connessione fra questa delibera e lo smacco di Natale sull’ordine del giorno. “Al di là del merito – dice Baldi – questa volta si è affermato il metodo da noi richiesto. C’è stata un’informativa puntuale dell’assessore al bilancio Ballerini. La proposta della giunta è una grande opportunità per la città”. Qualora dovesse materializzarsi lo spettro di una sconfessione per il sindaco non ci sarà neppure la speranza di un soccorso democrat, escluso al momento dal capogruppo Massimo Carlesi. “Lo scorporo presenta un vizio di forma, ovvero la mancanza del piano industriale di Sori e Asm come avevamo richiesto nel consiglio comunale di dicembre. Bisogna capire le intenzioni del sindaco, perché svuotandola anche di questa competenza diventerebbe poco conveniente tenere in piedi Sori”.
Carlandrea Adam Poli