
Cenni al termine di un incontro con Matteoli, avvenuto oggi, fa la parte del fiducioso e torna da Roma con una certezza in più: “Il ministro ha mostrato ancora una volta un’attenzione particolare per i bisogni della città – dice -. Il nodo del Soccorso, appartenendo alla declassata, pur essendo vitale per Prato ha grande rilevanza per tutta l’area metropolitana, Firenze e Pistoia comprese. È vero, dobbiamo aspettare adesso cosa deciderà il governo in termini di disponibilità, ma già da ora posso contare sulla valida interlocuzione con il ministro. Prima di partire per le vacanze estive credo che sapremo se la nostra opera verrà finanziata”.
Dal tema cruciale dell’agenda urbanistica dell’amministrazione, però, Cenni ha provato con Matteoli a discutere a tutto campo di Prato. Non è mancato, infatti, un riferimento al Museo Civico e al Bastione delle Forche. “Abbiamo perso per queste opere i fondi Arcus previsti dal ministero dei Beni Culturali – spiega a malincuore il sindaco –, ma col ministro abbiamo parlato dell’opportunità di destinare ai lavori di ristrutturazione di questi due simboli di Prato alcuni residui da trovare nei fondi governativi”. Un rapido passaggio è stato riservato anche alle carenze di organico delle scuole materne e agli interventi improcrastinabili sull’edilizia scolastica, ma in questo caso il ministro Matteoli ha rimandato ogni genere di responsabilità al provveditorato scolastico. Altra competenza, altro ministero.
Carlandrea Adam Poli