
Il motore della lotta all’evasione a Prato è ancora in rodaggio, ma le 281 segnalazioni prese in carico dall’Agenzia delle Entrate offrono una fotografia del rapporto fra il fisco e i cittadini, che si avvicina molto all’idea che potrebbe dare un campione scientifico. Il monitoraggio di Lana, infatti, mostra un volto nuovo dell’amministrazione comunale concentrata a prendere sul serio la lotta ai furbetti della dichiarazione. I controlli ai cinesi di sicuro continueranno e con essa l’attenzione dell’assessore alla sicurezza Milone. A questo si affianca un centrodestra che per una volta non pone la questione cinese al centro dell’attenzione a tutti i costi. Emblematica la nota di Vittorio Lana a margine della conferenza stampa di questa mattina: “La lotta all’evasione fiscale non ha né colore politico né nazionalità. I nostri obiettivi, coerentemente con gli indirizzi di governo, sono ripristinare la giustizia fiscale, base della giustizia sociale, ed assicurare al Comune una cospicua entrata derivante dal recupero dell’evasione, che potrà tradursi in opere pubbliche e servizi al cittadino, nell’interesse della città”. È la versione più recente del federalismo fiscale, aggiornato alla manovra di Ferragosto coi Comuni che diventano il vero centro del recupero delle imposte. Spetta a livello comunale organizzare i consigli tributari, l’evoluzione tecnica e con meno politici del gruppo di lavoro di Lana – di fatto prossimo al congedo. Come ai Comuni toccherà il 100% delle maggiori imposte incassate. Un bel cambio di marcia soprattutto se si pensa che contestualmente i diritti del contribuente verranno ridotti: contro un accertamento potrà ancora appellarsi, ma a condizione di versare subito tutte le imposte contestate.
Nel passaggio di consegne al consiglio tributario, che pur essendo a composizione mista non vedrà la partecipazione dei consiglieri comunali, Lana e l’alleanza di centrodestra (Pdl-Lega Nord-Fli-Udc) propongono di impiegare una pattuglia della polizia municipale nell’incrocio e nella verifica dei dati dopo un’adeguata formazione professionale.
Carlandrea Adam Poli
ah bello, a me giá di recente per la vendita di un fondo commerciale degli anni ’60, fermo da 20 anni, a destinazione vincolata, in piena chinatown, con la crisi economica e la svalutazione dei prezzi in corso, con l’acquirente che ha stipulato un mutuo e ci ha pagato davanti al rappresentante della banca e al notaio hanno fatto un accertamento chiedendo delle cifre assurde. già c’è l’inversione dell’onere della prova per cui siamo noi a dover dimostrare di essere onesti (a differenza di un processo dove c’è presunzione di innocenza), ma almeno si poteva sperare che il giudice sospendesse il pagamento della cartella fino all’esito del ricorso. e ora? sempre più sudditi: prima pagare tutto e poi ricorrere a suon di avvocati e/o commercialisti per far valere le proprie ragioni, magari dopo 6/7 anni!!!
Tranquillo , siamo solamente in uno stato di polizia.
Il bello avrà da venire.
allora cari pratesi, non avevte nulla da dire???
ahahaha!! il 38%!! Pratesità=evasione fiscale?
ahahahahaha
..Ma dai!! i pratesi che evadono le tasse!?? ma non è possibile..non si è mai sentito dire…nelle favole!!!
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/01/11/frode-al-fisco-su-un-miliardo-di.html
Sarebbe bello che oltre ad essere in uno stato di polizia, fossimo in uno stato che ama la “pulizia”.
Allora potremmo fare a meno di dare l’impressione di essere uno stato di “polizia”, ma certo questo cozzerebbe contro la volontà di chi vuole fare come gli pare, (italiani e non) e cozzerebbe anche contro le necessità di coloro che usano il telefono per i loro traffici, più o meno illeciti.