
“Si è trattato di un incontro importante perché oltre a quanto è stato fatto per accogliere le segnalazioni e le richieste che arrivano dal nostro territorio attraverso i vertici delle Istituzioni guidate dal Prefetto, come l’aumento del personale di 25 unità presso l’Agenzia dell’Entrate, il Governo ha sollecitato gli uffici per operare al meglio per superare il problema della carenza di risorse umane destinate agli uffici di Motorizzazione, Tribunale, Pubblica Istruzione e delle forze dell’ordine. In particolare Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Guardia Forestale – ha spiegato al termine dell’incontro Roberto Cenni in una nota ufficiale –. Il Ministero ha comunque sottolineato la disponibilità a valutare le eventuali occorrenze che dovessero manifestarsi in altre direzioni nel prossimo futuro”.
Tema centrale dell’incontro odierno è stata la lotta all’evasione fiscale. “L’Amministrazione Comunale, da parte sua, ha fatto presente il dato della straordinaria evasione fiscale che permane sul nostro territorio, sia per quanto concerne i tributi comunali (TIA), per il recupero dei quali ci siamo già attivati, sia per quanto riguarda le tasse dirette e indirette, per il cui recupero invece è indispensabile perpetrare nella lotta, continuando ad innalzare il livello delle indagini. Solo così potremo sradicare il sistema organizzato di illegalità che insiste sul nostro territorio. In particolare dalla Guardia di Finanza sono state presentate possibili modifiche alle normative sui money transfer, un fenomeno dilagante grazie al quale negli ultimi anni ben 5 miliardi di euro hanno preso dal nostro distretto la via dell’estero”. Su questo fronte però c’è anche da registrare l’indisponibilità di Mantovano a ricorrere alla cauzione preventiva per l’apertura di una partita Iva da parte di imprenditori stranieri. “Il tavolo per Prato è, come sottolineato dal sottosegretario Mantovano, un’importante esperimento ma anche una conquista per la nostra città che finalmente riesce a presentare al Governo centrale un quadro complessivo delle sue necessità. In merito alla proposta di un deposito cauzionale per le imprese straniere che intendono esercitare attività sul nostro territorio, tuttavia, il sottosegretario è stato chiaro: l’attuale normativa non lo permette. Il tavolo tornerà a riunirsi entro due mesi per verificare quanto realizzato e per continuare il lavoro in favore della città di Prato”.
Carlandrea Adam Poli