Aveva deciso di togliersi la vita, buttandosi sotto un treno in transito, ma per fortuna la figlia ha capito quali potevano essere le intenzioni della madre e ha subito chiamato il 113. A quel punto è stata la bravura e la tenacia di un poliziotto in servizio alla sala operativa a evitare il peggio. E’ accaduto nel primo pomeriggio di sabato, protagonista una donna di 50 anni, che già in passato aveva manifestato intenzioni suicide, tentando di buttarsi da una finestra. Alle 15.30 di sabato la figlia, scoprendo che la madre si era allontanata da casa, e intuendo quello che poteva avere in mente, ha subito chiamato il 113, fornendo tra le altre cose anche il numero di cellulare della congiunta. A quel punto, mentre le Volanti cercavano in tutta la città la scomparsa, uno dei poliziotti a forza di insistere è riuscito a farsi rispondere dalla 50enne. Quest’ultima si trovava nei pressi della stazione centrale e all’agente ha detto di volersi uccidere per questioni legate alle attuali difficoltà nella relazione con il marito. Il poliziotto del 113 è riuscito a tranquillizzare la donna e l’ha tenuta al telefono, parlandole di continuo. Intanto veniva allertata la Polfer che ha imposto a tutti i treni di passaggio da Prato la cosiddetta “marcia a vista”, per prevenire un possibile gesto inconsulto da parte della donna. Tutto questo mentre le pattuglie della Volante si recavano alla stazione. Qui, dopo aver individuato la donna al binario 6, alcuni agenti sono riusciti ad avvicinarla senza che lei se ne accorgesse, per poi bloccarla e metterla definitivamente in sicurezza. A quel punto è proseguita da parte dei poliziotti l’opera di convincimento nei confronti della 50enne, che alla fine ha accettato le cure del personale del 118 e il successivo ricovero in ospedale.