
Ma ecco il fattaccio che ha originato tutto. “Oggi pomeriggio – racconta Lascialfari – di ritorno da Prato, come al solito dovevo scendere dalla Lam verde alla fermata Alberaccio 3, dove ci sono sempre le auto parcheggiate. L’autista, “ligio al regolamento” e per nulla gentile come molti suoi colleghi, non ha voluto scendermi lì ma, ha detto che mi avrebbe sceso in via Vivaldi oppure mi portava a Maliseti, e al ritorno mi fermava in via Alberaccio, dove c’è la pensilina. Mi ha anche detto in modo brusco come altre volte che dovevo rivolgermi al Comune”.
Cosa che, peraltro, Lasialfari ha già fatto più volte, come dice non senza una punta di ironia: “Pare anche che io non sappia scrivere bene in italiano oppure qualcuno è duro di comprendonio!”.
“Ora – prosegue – che un disabile (dovendo muoversi su una carrozzina) debba scendere dove pare all’autista e dover fare 200 metri in più, nella strada stretta tra le auto perché sul marciapiede non c’è modo di andare, per tornare a casa, non riesco a digerirlo!!! E in più ho anche trovato un’auto parcheggiata sulle strisce pedonali di via Vivaldi, come di regola, che mi impediva il passo per attraversare i giardini che portano in via Paganini”.
Lascialfari è un fiume in piena e l’indignazione trabocca da ogni sua parola: “Mettiamoci bene in testa una volta per tutte una cosa – dice -: quelli come me hanno il diritto di prendere quanti autobus vogliono. A questo punto vorrei sapere quando finirà questo disservizio e quante tavolate e riunioni devono essere fatte perchè, una volta per tutte, un servizio pubblico che uno paga, cominci ad avere rispetto delle persone (di tutte) più deboli?”.
Grazie Sauro, sei la voce di tutti noi disabili.
Solidarieta al sig. Sergio. Però secondo me la responsabilità non è dell’autista del servizio pubblico ma è di tutti quei automobiliti che della strada pubblica ne fanno un uso vergognoso. Occupazione degli spazi riservati ai disabili, parcheggi sui marciapiedi, parcheggi sulle strisce pedonali parcheggi in centro strada, parcheggi sulle isole diviori di via vivaldi ecc. ecc. Senza parlare delle strade sempre sporche.
Ormai la zona via alberaccio, via vivaldi via spontini è diventati invivibile. Più vigili, più multe salatissime più carri attrezzi.
Over 65, il problema è quello.
La gente deve essere messa in grado di capire le regole.
Se tu parcheggi sulle strisce ed impedisci a tutti (normodotati o portatori di handicap) di attraversare la strada devi essere sanzionato senza se e senza ma.
A me è successo. Ho preso una multa, sacrosanta, e da allora faccio il giro 3 volte per trovare un posto libero anche a pagamento ma che non sia causa di una possibile multa.
Ecco, quando inizi a tartassare gli automobilisti per i loro comportamenti incivili ci gaudagniamo tutti: il comune con la multa, il guidatore con una lezione civica e tutti noi pedoni.
… che dire.. speriamo con tutto il cuore che a questi amministratori della ns. città, agli automobilisti “incivili”, agli autisti “scortesi” della CAP, tocchi di vivere gran parte della loro vita disabili !!!
Primo: i vigili alle circoscrizioni (che conoscevano le criticità delle varie zone facendo le relative multe) non ci sono più; secondo: puoi inasprire le pene quanto vuoi, ma il rispetto per gli altri, sia per la strada che in altri posti, si imparava da piccoli, nelle nostre famiglie… ma oggi purtroppo c’è una gran disgregazione e non è più così; terzo: non si sa cosa si ottiene a rivolgersi ai giornali o altro, ma si ha l’impressione che talvolta sia l’unica via da percorrere!! …
Le pene non vanno inasprite, vanno communate.
E’ chiaro che il rispetto non s’insegna ma, almeno per gli automobilisti, c’è il deterrente della multa.
Con me ha funzionato; ho sbagliato, ho pagato e dato che non sono ricco e non ho voglia di buttar via i miei soldi adesso rispetto le regole.
Il problema è che a Prato manca la volontà politica di fare rispettare le regole (prima come adesso).
Io porto e riprendo i miei nipoti a scuola, lascio la macchina abbastanza lontano per trovare parcheggio e per non dare fastidio a nessuno, mentre altri genitori e/o nonni portano i bimbi fino davanti alla scuola fermandosi in doppia fila, creando solamente una gran confusione, in più occupano anche i 2 posti per disabili che ci sono davanti alla scuola, per adesso non ho mai visto anziani o insegnanti o bambini che ne usufruiscono, perlomeno negli orari d ingresso e di uscita, ma dovrebbero comunque lasciarli sempre liberi.
Io ho il terrore letteralemente di potere anche solo per sbaglio parcheggiare sui posti dedicati ai disabili, altri lo fanno di proposito (tanto vado via subito), per quello che riguarda gli autisti CAP ilproblema è annoso, anche li dentro ci sono le varie tipologie umane che si trovano per strada, basta vedere il comportamento di alcuni sopratutto nelle rotonde.
Poi va da sè che sono obbiligati a comportarsi in un certo modo alle fermate, c’è chi in presenza di un disabile trova il modo di essere perlomeno gentile e rispettoso e c’è invece chi appellandosi ai regolamenti ci regala perle di quasi inciviltà, tanto a loro daranno sempre e comunque ragione, l’automobilista indisciplinato non viene quasi mai sanzionato e il disabile deve ingoiare il risultato di tutto questo.