Tenta di sfuggire a due agenti motociclisti della polizia municipale di Prato, ma viene riconosciuto e denunciato. E’ accaduto in via Cavour, dove un giovane albanese di 23 anni residente a Prato, alla guida di un’auto, scorti i due agenti tramite lo specchietto retrovisore, ha tentato di far perdere le sue tracce deviando improvvisamente la marcia in direzione di un garage a più livelli.
Gli agenti, insospettiti dalla manovra così repentina e riconosciuti l’auto ed il suo conducente, in quanto quest’ultimo era già stato fermato per guida senza patente e senza assicurazione, lo hanno seguito e poco dopo hanno rinvenuto l’auto abbandonata con la portiera ancora aperta. Il conducente non aveva fatto in tempo ad allontanarsi molto, dato che è stato individuato mentre tentava di nascondersi dietro alla porta di un’uscita di emergenza del garage. Vistosi braccato, al giovane albanese non è rimasto altro che ammettere che stava nuovamente guidando senza patente a bordo di un veicolo già sottoposto a sequestro perché circolava senza assicurazione.
Gli agenti della polizia municipale hanno pertanto proceduto a denunciarlo per guida senza patente e per violazione di sigilli e violazione degli obblighi di custodia, in quanto il veicolo sequestrato era stato affidato proprio al giovane albanese e lui stesso era incaricato di impedirne la circolazione.
Questa è l’ennesima conferma del fallimento dello stato di diritto,per quanto riguarda le leggi sull’immigrazione e sulle leggi riguardanti al codice della strada.La costatazione del proseguimento dei reati da parte di questi soggetti fà vedere la nostra totale impotenza nell’impedire tale violazione con le nostre leggi Italiane europee o mondiali.
“il veicolo sequestrato era stato affidato proprio al giovane albanese e lui stesso era incaricato di impedirne la circolazione”: ma è come dirgli: usa pure l’auto ma cerca di non farti beccare!! per molto meno vengono sequestrate con la confisca, perché non in questo caso?